di Wes Anderson
paese: Usa, 2018
genere: animazione
durata: 1 ora e 41 minuti
giudizio: interessante-bello

Wes Anderson è un tipo particolare: ha studiato filosofia in Texas e fin da ragazzino (anche oggi sembra un giovincello di 50 anni) si è dedicato alla passione per il cinema, coltivando una “maniera” personale di intendere l’arte della messinscena.
I colori e le inquadrature con la ricerca di una forte simmetria fanno parte della singolare indagine stilistica dell’autore, che oggi vanta numerosi ammiratori.
Siamo nel 2038, e come abbiamo più volte raccontato da queste pagine, il futuro è cupo e pessimista. In Giappone si diffonde una terribile influenza canina: il sindaco della città di Megasaki, dispotico e autoritario, decide di non porre tempo in mezzo e firma un decreto per trasferire tutti i cani del Paese in una lontana isola dell’arcipelago nipponico, adibita a discarica di rifiuti.
I migliori amici dell’uomo, improvvisamente diventati indesiderabili, si destreggiano in mezzo alla spazzatura e agli avanzi di cibo, sognando un tempo in cui erano felici.
Qualche mese dopo un ragazzino di dodici anni, Atari Kobayashi, ruba un piccolo aeroplano e lo dirotta eroicamente sull’Isola dei Cani: è intenzionato a ritrovare il suo amato cucciolo Spots. Dopo un atterraggio rocambolesco, Atari troverà l’aiuto di un gruppo di amici a quattro zampe tra cui Chief, cane randagio e aggressivo, ma decisivo per la salvezza dei protagonisti.
Anche in questo caso Anderson applica la propria originalità: si parla del Giappone, ma la critica politica può essere rivolta agli Stati Uniti e a tutti quei Paesi del mondo dove vige una democrazia fasulla e manipolata; il pericolo delle centrali nucleari, la corsa agli armamenti e l’inquinamento che affossa il pianeta sono fra i tanti temi che appaiono lungo il viaggio degli interpreti canini.
La pellicola è stata realizzata in stop-motion, tecnica di animazione molto cara a Tim Burton: essa offre l’esaltante possibilità di utilizzare molti materiali, dalla creta alla plastilina, alle fotografie.
Adatto a tutte le età.

Graziella Cortese