I numeri sono impietosi e dicono che sul fronte dell’occupazione le più danneggiate dalla crisi sono le donne, su una perdita di 444 mila posti di lavoro, 312 mila sono donne.
L’anno 2020 è stato l’anno peggiore per i femminicidi, 1 donna uccisa ogni 3 giorni.
Il lockdown ha triplicato gli omicidi di donne in ambito familiare-affettivo: da una media di circa un omicidio ogni sei giorni siamo passati un omicidio di donna ogni due giorni.
Da un tunnel che sembra non si riesca ad uscire perché già i dati che giungono in questi primi mesi del 2021 non sono da meno.
Con questi dati terrificanti ad Ivrea, sabato scorso 6 marzo in Piazza Ottinetti, è stato ricordato l’8 Marzo dando solidarietà, vicinanza a tutte le donne vittime di violenza, ma non solo, anche a tutte quelle donne che per l’esigenza di essere parte del “sistema cura” (cura dei propri bambini, dei propri anziani) hanno dovuto lasciare il posto di lavoro sapendo quanto questa autonomia sia importante, soprattutto in un nucleo in cui il proprio compagno, marito è violento.
Lo slogan di quest’anno è “UN CUORE NON LASCIA LIVIDI. SE AMI NON UCCIDI”. Molte le associazioni locali che hanno aderito alla manifestazione.