Tenuta Roletto
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sabato 19 Luglio 2025

Reale mutua
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sabato 19 Luglio 2025

La comunità civile e quella ecclesiale unite nel segno del bene comune 

IVREA - La città in festa per il Patrono San Savino - Dal Borghetto la processione fino alla Cattedrale dove alle 11,30 il Vescovo Mons. Daniele Salera ha presieduto la S.Messa Pontificale - IL VIDEO DI 45 MINUTI CHE, INSIEME ALLA TERZA GALLERY, RIPROPONE I MOMENTI PIU' IMPORTANTI DELLA GIORNTA - 

Cattedrale gremita per l'esordio di Mons. Salera - Tante le Autorità, ma soprattutto presenza numerosa e partecipe del popolo di Dio - 

Aggiornamento conclusivo – 8 luglio 2025 –  Ecco il terzo e conclusivo servizio, con...

Giovedì 3 luglio in Cattedrale ed in Episcopio

IVREA - Il Vescovo Daniele incontra i Diaconi Permanenti e le loro famiglie - Preghiera comune, sobria convivialità, la gioia del momento comunitario - Un bel numero di Diaconi, guidati dal delegato vescovile per il diaconato permanente Don Silvio Faga

Sano spirito di comunione tra noi e con il nostro Vescovo, molto sensibile al diaconato. 

(Diac. elio blessent) – Giovedì 3 luglio, su invito di Mons. Vescovo, i diaconi permanenti...

Oggi 3 luglio, protagonisti nella città

IVREA - Successo oltre ogni aspettativa per il "Giubileo" degli Oratori estivi della Diocesi - Dall'Istituto Cardinal Cagliero alla Cattedrale a Piazza Ottinetti, lo sciame festoso, colorato e ordinatissimo di 1.500 ragazze e ragazzi provenienti da tutta la Diocesi, per offrire a tutti un cammino di pace e condivisione - 

Il programma innovativo organizzato dalla Pastorale Giovanile diretta da Don Davide Rossetto, ha suscitato un consenso unanime

Successo oltre le più rosee aspettative per il “Giubileo” degli Oratori estivi. Appuntamento ormai...

La Segreteria generale del sinodo è al lavoro ed ha Pubblicato lunedì 7 luglio, il documento per un un “quadro di riferimento” per le Chiese locali.

ROMA CITTA' DEL VATICANO - "Tracce" di futuro lungo il cammino sinodale - Non è ancora “tempo di vacanza” nella Chiesa: buon segno … lo Spirito Santo non ha stagioni e non va in ferie

Il testo integrale e la presentazione del documento "Tracce per la fase attuativa del Sinodo" -

(elisabetta acide) – Tracce di futuro lungo il cammino sinodale Non è ancora “tempo di...

Vive sempre nel cuore chi semina tanto bene

CASTELLAMONTE - Edizione da record il XII Torneo "Mamma Ale" dedicato alla memoria di una persona straordinaria - Tante le squadre partecipanti alle gare di calcetto e pallavolo, ma soprattutto tanta gente desiderosa di testimoniare riconoscenza e amore che vincono il tempo illuminato da qual "faro nella notte" -VIDEO E GALLERY

Con una riflessione del Parroco Don Angelo Bianchi sulle tante cose che questo appuntamento dice all'uomo ed alla donna di oggi

Prima del puntuale servizio preparato da Giancarlo Guidetti su questa dodicesima edizione del Memorial “Mamma Ale”, ecco la illuminante riflessione del parroco, don Angelo Bianchi. *** “Un faro nella notte”...

Sabato 5 luglio, presentati da Cristina Foglietta, Luisella Nora e Ivonne Carla Vezzetti.

VALPRATO - S'iniziano con la Chiesa di San Silverio e con il Santuario di Iornea gli "Itinerari  di arte, fede e cultura alpina in Valle Soana" 2025 - Ricco programma che offrirà quattro appuntamenti, fino al 23 agosto - Qui tutto il programma

Grazie all’impegno dei tesorieri, dei volontari e del supporto dell’associazione culturale “Lo cher in Val Soana”

(gmd) – Sabato 5 luglio si inizia, con il primo dei quattro appuntamenti, la seconda...

Dedicato alla Visitazione di Maria a Santa Elisabetta

NOASCA - Un Pellegrinaggio di Fede: la celebrazione al Santuario della Madonna del Truc nella cornice di un incomparabile scenario alpino - S.Messa presieduta dal Vescovo di Ivrea, Mons. Daniele Salera e concelebrata dal Parroco Don Dario Bertone - Omelia seguita con attenzione dai tanti fedeli che hanno voluto rinnovare la devozione alla Vergine - LA GALLERY

Presenti le Autorità locali che hanno anche così sottolineato l'unità della comunità civile con quella ecclesiale

Il pellegrinaggio di domenica 6 luglio al santuario della Madonna del Truc situato a Noasca, in...

Oggi, 16 luglio, impossibile rintuzzare il pensiero che quei palloncini, preparati da mani amorevoli, non suggeriscano l'idea di quella  "nuvoletta, come mano d'uomo"

MAZZE' - L'ultimo saluto a Jacopo Peretti, la speranza oltre le lacrime - Chiesa gremita, tante persone che testimoniano l'amore seminato da questo giovane nella sua pur breve vita - La comunità molto determinata a non lasciare cadere nell'oblio la sua testimonianza - Il video con i ricordi e, integrale, l'omelia del Parroco Don Alberto Carlevato -

Nel cielo corrusco di questa mattina di luglio risuona per prima la parola che ne sussume ogni altra, che rimanda alla promessa più ardita ed irrinunciabile della fede: la speranza. La speranza nella resurrezione dei morti.

Nel cielo corrusco di questa mattina di luglio risuona per prima la parola che ne sussume ogni altra, che rimanda alla promessa più ardita ed irrinunciabile della fede: la speranza. La speranza nella resurrezione dei morti. Nel...

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Il 30 giugno la tragedia di Via Nizza a Torino

MAZZE' - La comunità si stringe in un abbraccio dolente ed affettuoso alla famiglia di Jacopo Peretti, il giovane 33enne tragicamente scomparso una settimana fa a causa dello scoppio di un ordigno che ha causato anche il ferimento di altre cinque persone -

Unanimemente apprezzata l'iniziativa del Parroco, Don Alberto Carlevato, nell'attesa che sia possibile rendere l'ultimo saluto al giovane benvoluto da tutto il paese

Mentre gli Inquirenti e le Forze dell’Ordine compivano il passo decisivo affinchè fosse assicurato...

Come una madre consola un figlio, così io vi consolerò

PAROLA DI DIO - Letture dalla Liturgia nella XIV domenica del Tempo Ordinario - "La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!" - Commento a cura della Prof. Elisabetta Acide -

Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l'essere nuova creatura

Is 66, 10-14 Dal libro del profeta Isaia. Rallegratevi con Gerusalemme, esultate per essa tutti...

RIVAROLO CANAVESE – L’Estate Ragazzi 2025 consegna la vittoria alla Legione di Cesare

(francesco paolo torta) – Si è conclusa oggi, 18 luglio l’edizione 2025 dell’Estate Ragazzi delle parrocchie di San Michele e San Giacomo di Rivarolo Canavese, che ha animato per cinque intense settimane l’oratorio parrocchiale di via Fiume 15, trasformandolo in un vivace accampamento romano.
Dal 16 giugno al 18 luglio, l’oratorio ha accolto 160 tra bambini e ragazzi, accompagnati da 40 animatori e 15 volontari adulti, pronti a vivere un’estate ricca di fede, divertimento e condivisione.
Il tema scelto per quest’anno è stato “l’Impero Romano”: un filo conduttore coinvolgente che ha permesso di intrecciare storia, fantasia e valori cristiani.

I partecipanti sono stati divisi in quattro “legioni” – Cesare, Ottaviano, Silla e Mario – che si sono sfidate amichevolmente per la simbolica conquista di Roma.
Sfide, giochi, tornei e momenti di comunità hanno scandito il cammino di ogni legione, rafforzando lo spirito di squadra e l’amicizia.
Le giornate erano ben organizzate, con l’ingresso alle 8, seguito alle 9 da un momento di preghiera e accoglienza.
A seguire, l’attività formativa sul Vangelo di San Marco, pensata per offrire ai ragazzi spunti di riflessione e confronto.
I laboratori creativi hanno poi dato spazio alla fantasia con attività manuali come pasta di sale, braccialetti colorati, origami e sculture con palloncini.

La Santa Messa, celebrata con cadenza regolare, rappresentava il cuore spirituale della giornata.
Subito dopo, un momento dedicato ai compiti delle vacanze, per non dimenticare l’importanza dello studio anche nei mesi estivi.
La pausa pranzo, dalle 12 alle 14, lasciava spazio a momenti di relax e condivisione.
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Il pomeriggio era invece dedicato a grandi giochi e tornei sportivi, che si svolgevano sia all’interno dell’oratorio sia presso il vicino Parco del Castello Malgrà.
La giornata si concludeva alle 17.30 con una revisione guidata dagli animatori.
 
Particolarmente attese erano le gite del mercoledì, che hanno portato i ragazzi in montagna e nei parchi acquatici.

Grande entusiasmo ha suscitato la camminata alle Cascate di Lillaz, a Cogne in Valle d’Aosta, così come l’escursione al Lago del Moncenisio, a Lanslebourg-Mont-Cenis in Savoia (Francia), dove è stato possibile visitare il suggestivo Forte del Varisello.
Il vero obiettivo di queste settimane è stato quello di far vivere ai bambini un’esperienza autentica di Cristo, grazie alla presenza appassionata degli animatori, che con generosità hanno donato tempo, energie e cuore.
Il loro esempio ha reso concreta una testimonianza di fede viva, gioiosa e contagiosa.
Durante la festa di chiusura, svoltasi con la consueta proiezione del video riassuntivo e una merenda condivisa, è stata proclamata la squadra vincitrice: la Legione di Cesare, acclamata tra applausi e sorrisi.
Un sentito ringraziamento va alle famiglie per la fiducia dimostrata, ai bambini e ragazzi per il loro entusiasmo, agli animatori per l’infaticabile dedizione, e ai volontari adulti per il prezioso aiuto nella pulizia, nel servizio mensa e nella gestione dell’infermeria.
Un grazie speciale all’educatore Alessandro, al diacono Simone, e ai nostri sacerdoti don Raffaele e don Antonio, per la loro presenza costante e il grande impegno.
Ad majora!
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MAZZE’ – L’ultimo saluto a Jacopo Peretti, la speranza oltre le lacrime

Nel cielo corrusco di questa mattina di luglio risuona per prima la parola che ne sussume ogni altra, che rimanda alla promessa più ardita ed irrinunciabile della fede: la speranza.
La speranza nella resurrezione dei morti.
Nel cielo corrusco di questa mattina del 16 luglio, giorno dedicato alla Madonna del Monte Carmelo, è impossibile rintuzzare un pensiero: che quei palloncini, preparati da mani pietose ed amorevoli, per suggerire l’idea di un’ascesa verso il cielo come quella di Jacopo, siano lì ad interpellare – quasi un simbolo di quella “nuvoletta, simile ad una mano d’uomo” quel segno prodigioso che dal mare si alzava verso il monte (I Re 18, 41 – 46) – l’ uomo e la donna di ogni tempo, ad interpellare ciascuno di noi sulla nostra sincera e responsabile adesione alla verità cristiana, nella sua sconcertante e radicale semplicità: scegliamo gli idoli o scegliamo il Dio vero, il Dio vivo, il Signore della Storia, il Dio che è Amore?
Oggi a Mazzè è giorno di lutto cittadino, come ha disposto il Sindaco cogliendo certamente la più ampia sintonia con il sentire della gente.
Ma i volti delle tante persone che gremiscono la chiesa parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio, anche se segnati da lacrime che dicono tutto l’amore del suo paese – e dei tanti amici giunti da fuori – per Jacopo Peretti, per la sua mamma Signora Marzia, per il suo nonno Severino Grua e per i suoi familiari, quei volti non sono volti di chi sia disperato.
Sono sguardi che non hanno esiliato la speranza, che già guardano oltre la dimensione immanente, nell’attesa del nuovo e definitivo incontro.
L’idea della Speranza è subito proposta dal Parroco, Don Alberto Carlevato, già nel momento di accogliere il feretro bianco sul sagrato della chiesa e quell’idea ne permea l’omelia che – insieme ad ampi stralci della Liturgia – è ripresa integrale nel filmato che accompagna queste note.
Il video offre altresì la testimonianza di Gioele, compagno di Jacopo e del Sindaco di Mazzè, Marco Formia.
Anche il Comune di Torino, ove il giovane risiedeva ed ha concluso la propria esistenza terrena, è stato rappresentato ai massimi livelli, nella persona dell’Assessore Paolo Chiavarino.
Ora vi lasciamo con il video e la gallery, nella convinzione che i Lettori sapranno accompagnare questa lettura con la preghiera.
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CONVERSAZIONI SOTTO L’OMBRELLONE – Riflessioni estive sulla Chiesa

(elisabetta acide) – Parlare di Chiesa è “difficile”.
E di “Chiesa” si parla molto: cronaca, discorsi, avvenimenti, articoli… ma anche “parole” quotidiane che vengo “dal di dentro”, dalla “soglia”, dai “detrattori”, dai “tiepidi”, dagli “indifferenti”, dai “consacrati”, dai “laici”.
Allora la Chiesa “interessa”, è “argomento interessante”.
Non ho mai amato i “sondaggi” ed in particolare quelli sulla Chiesa, salvo rendermi conto come, invece siano “strumenti” di cui si fa molto uso insieme, ovviamente a “questionari”, “statistiche”, “raccolta di dati rilevanti”…
Non che non sia convinta che le valutazioni e le opinioni siano tutte importanti e vadano “vagliate” con attenzione per avere il “polso della situazione”, ma credo che parlare di “Chiesa” con un sondaggio sia quanto meno riduttivo e banale.
Stiamo parlando di una “realtà” complessa e “spirituale”, non afferrabile.

Ma dei sondaggi mi incuriosiscono sempre i “titoli” (o lanci pubblicitari come li vogliamo definire): “qual è la Chiesa che vorrei”! (tre persone interpellate e almeno 5 idee diverse. Che poi chi “vuole” cose dalla Chiesa magari neppure è così assiduo “frequentatore”); “Religione, fede e Chiesa” (accidenti! pagine e pagine di studio in 40 domande!); “La Chiesa desidera mettersi in ascolto della tua voce” (Scusate ma la “voce”, passa attraverso una “crocetta”??? a me hanno spiegato altro sulla “croce” e sulla “voce”); “la mia parrocchia ideale” (fatemi sapere se esiste); “Chiesa e periferia”; “Perché e come vai a Messa”(Mi auguro nessuno abbia scelto l’aereo, la vedo problematica per il parcheggio)
Dunque, le mie riflessioni non hanno né la “pretesa” scientifica e neppure la presunzione dell’opinione “autorevole”, nascono semplicemente da alcune “conversazioni estive”, veramente da “ombrellone nell’ora più calda del giorno”, tra una lettura ed una domanda.
Laica, donna, che in spiaggia legge “di Chiesa”, “di Vangelo”, “di Bibbia”… almeno un po’ di interesse tutto questo lo desta.
Prima timide domande… poi si aprono dialoghi e conversazioni che coinvolgono anche altri vicini…
Sono “stupita”… tutti molto gentili e cortesi, ma soprattutto tutti “interessati”.
Il mio “personale” sondaggio, nulla di scientifico, solo “intuizione” verificata e sperimentata.
A me basta.

E questo un po’ mi colpisce e un po’ mi fa riflettere: sempre stando ai sondaggi, la Chiesa è “in crisi”, eppure, da queste conversazioni, mi pare che l’interesse per “la Chiesa” e le “cose di Chiesa” sia davvero tanto.
E dunque… se l’estate e, ancor più, la tranquillità e amenità del luogo, consentono queste “conversazioni di Chiesa e sulla Chiesa”, mi pare che l’anno sia lungo: dove è la Chiesa che deve rispondere a queste domande?
Qui, anche sulla spiaggia…
Perché “Chiesa” siamo tutti, lo ha affermato il Concilio Ecumenico Vaticano II… ancora molto da conoscere ed attuare, lo sta affermando il Sinodo sulla Sinodalità proprio su quella “scia”… ma dopo iniziali entusiasmi… tutto come prima, solo pochi e interessanti “passi avanti” di qualche singolo Vescovo o illuminato uomo di Chiesa…
La Chiesa è qui e “parla” e prova a “rispondere” alle attese, alle curiosità, alle “critiche”.
“La Chiesa non si critica, si ama”… non ricordo a chi appartenga questa frase, ma farei una “piccola” aggiunta:
“Proprio perché si ama la Chiesa, si può muovere qualche critica”.
Non è così amata la parola “critica”, o meglio, siamo “disponibili”, ma anche tutti molto sensibili alle “critiche”, anche se facciamo finta di apprezzare quelle “costruttive”, in fondo, a nessuno piace “sentire pareri” divergenti e contrastanti.
Eppure la parola ha in sé un significato importante: dal greco κριτική (τέχνη) è “arte del giudicare”, dunque secondo il dizionario Treccani: “Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i risultati della loro attività per scegliere, selezionare, distinguere il vero dal falso, il certo dal probabile, il bello dal meno bello o dal brutto, il buono dal cattivo o dal meno buono”.

Capacità di “vagliare” e “selezionare”, è un peccato non valorizzare la parola, penso che “accettare” o almeno “ascoltare” le critiche, sia davvero un atteggiamento di ricchezza e di apertura.
Non un “pensiero assoluto”, ma un “pensiero relativo”, che sa almeno “mettersi in discussione”, confrontando il proprio punto di vista, con quello degli altri.
Comunque, queste “critiche” alla Chiesa mi hanno fatto riflettere: allora alle persone, anche quelle che si definiscono “lontane”, “disinteressate”, “indifferenti”, “tiepide”, “deluse”… la Chiesa “interessa”.
E mi inducono a riflessioni, semplici, forse banali, scontate (non sono una teologa, né una esperta di ecclesiologia e non ho la pretesa di avere un parere autorevole da rendere, e neppure l’autorità che non mi compete: solo e umili pensieri e riflessioni):
“Chi ama la Chiesa, parla della Chiesa, vive nella Chiesa, soffre con la Chiesa, e vive la Chiesa”.
“Ama e taci per amore” (più o meno la sintesi del pensiero di S. Agostino), ma “parla con amore” alla persona che ti domanda ( anche se non lo fa proprio “con amore”).
E sollecitata, in quel dialogo, mi sono addentrata, ho provato a parlare “di Chiesa”, di “dubbi”, di “fede”, di “domande scomode”… e quella conversazione è diventata ricchezza.
In vacanza, neppure ci si conosce, eppure le “occasioni” creano dialogo, creano “compagni di viaggio”, anche solo “per qualche ora”, “per qualche giorno” anche solo “per qualche passo”, incerto o timido…
E mi sono ritrovata a parlare di Chiesa, di quella “Chiesa sinodo” e parlando mi rendevo sempre più conto che “amo” la Chiesa e “stare nella Chiesa”, con le sue fragilità, difficoltà, ma “luogo” nato dal costato di Cristo.
Forse la Chiesa è “realtà imperfetta”, “umana”, ma anche l’imperfezione è soggetta a “giudizio umano soggettivo”… ma, pur nella sua “imperfezione” e “fragilità”, ci porta Dio, ci porta Cristo.
Fondata da Cristo, ha però uno “stile terreno”, dunque, perché stupirci?
 

Ma la Chiesa è animata e rinnovata dallo Spirito Santo: nasce, vive agisce nello Spirito, dunque non è animata solo da “progetti umani”, è evento di comunione.
E se lo Spirito Santo guida la Chiesa, non dobbiamo temere.
Lo Spirito Santo rinnova la Chiesa con i carismi, con il Magistero, con la lettura attenta di quei “segni dei tempi”… e con le relazioni, con la comunione, con quei cammini che si intrecciano nella storia.
Non so se la “strategia giusta” della Chiesa sia il dialogo, so che come Chiesa dobbiamo “esserci” con l’ “umano”, con quegli uomini e quelle donne che camminano nel mondo, che percorrono strade diverse, alternative, viottoli in salita o sentieri in discesa, autostrade o strade secondarie…
Esserci per ascoltare, non per “risolvere”, magari solo per “accogliere” e “stare”, per offrire una parola o per comprendere, spiegare o offrire elementi di riflessione…
Esserci per non sottrarsi alle parole, alle domande, al dialogo, alle opinioni, ai commenti (anche se a volte “fanno male”).
Esserci come testimoni. Con la semplicità e l’amore di cui siamo capaci.
Esserci anche se imperfetti, ma capaci di accogliere.
Parlare di Chiesa oggi vuol dire “generare speranza”, “generare futuro”. Sempre preoccupati di “fare”, anche nella Chiesa, forse ci siamo “dimenticati” di “dire”.
“Dire Dio”, “Dire Cristo”, “Dire di quell’uomo-Dio”, “Dire di quel Dio incarnato”.
Forse abbiamo bisogno di parlare all’uomo e di raccontare Dio all’uomo, a quell’uomo di oggi, che è nel tempo, smarrito, sfiduciato, disinteressato, incredulo, inconsapevole, deluso…
Ascolto, dialogo… ma non basta…

Come Chiesa dobbiamo permettere “l’agire di Dio nella storia”.
Come Chiesa dobbiamo “vivere di Dio” e provare a “toccare le esistenze” e arrendersi a Lui e rimanere nel suo Amore per essere testimoni gioiosi dell’amore di Cristo.
Come Chiesa non possiamo essere una “agenzia di servizi”, ma dobbiamo sforzarci di “essere volto”, imperfetto, peccatore, ma Volto di Cristo che deriva dallo stare con Lui e vivere di Lui.
Come Chiesa abbiamo la responsabilità di essere “atto d’amore di Cristo”, con umiltà per essere camminatori nel mondo con le nostre difficoltà, ferite, peccati, sofferenze, ma anche “guidati” da quel Soffio che “anima”.
Come Chiesa dobbiamo ritrovare la gioia di “essere amati” per “amare”.
Come Chiesa dobbiamo “tutti insieme fare la Chiesa”, con impegno, rinnovandoci nella sequela di Cristo, centro della Chiesa.
Come Chiesa dobbiamo rinnovarci ogni giorno nella fede, per essere cristiani che “risplendono” della luce di Cristo.
Come Chiesa dobbiamo essere “ponti” ed “orizzonti” “essenza” ed “essenzialità” per l’ “Essenziale.
Amo la Chiesa anche se a volte non è compresa, amata, anche se a volte “ha i suoi tempi”, la Chiesa della Parola viva, la Chiesa del perdono di Cristo e della misericordia di Dio, dei doni dello Spirito e dell’operosità della carità.
Amo la Chiesa madre che ci “genera”, che ci “accompagna”, che “accoglie”, che “celebra”, che “comunica” che “crea comunione intorno a Cristo”.

Ti amo, Chiesa, come sei e come ti vorrei.
E ringrazio gli “sconosciuti” della spiaggia che con le loro conversazioni mi hanno offerto possibilità e spunti di riflessione, perché la Chiesa siamo noi, tutti noi cristiani che camminiamo nel mondo e con il mondo, insieme o distanti ed a diverse velocità, ma con Cristo e verso Cristo.
E ricordo un passaggio del discorso di Papa Benedetto XVI, allora cardinale: “Non è di una Chiesa più umana che abbiamo bisogno, bensì di una Chiesa più divina; solo allora essa sarà anche veramente umana” (J. Ratzinger).
La Chiesa ha bisogno di noi e noi della Chiesa. Dio ha bisogno di noi e della sua Chiesa.
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CANAVESE – Al cinema nel weekend

Cuorgnè, Cinema Margherita
Dal 18 al 21 luglio (no sabato 19)
JURASSIC WORLD – LA RINASCITA
Orario: feriali 21.15; domenica 17
Dal 19 al 21 luglio
SUPERMAN
Orario: sabato e domenica 21.15; lun. 18.30
Martedì 22 luglio
L’AMORE CHE NON MUORE
Orario: 21.15
Mercoledì 23 luglio
I FANTASTICI 4: GLI INIZI
Orario: 18.30-21.15
 
Ivrea, Cinema Politeama
Dal 18 al 21 luglio
JURASSIC WORLD – LA RINASCITA
Orario: venerdì 21; da sabato a lunedì 18.30
SUPERMAN
Orario: venerdì 18.30; sabato e domenica 16-21; lunedì 21
 
Valperga, Cinema Ambra
Sala 1 e Sala 2
Dal 17 al 20 luglio
SUPERMAN
Orario: feriali 21; sabato e domenica 18-21
Dal 17 al 21 luglio
SO COSA HAI FATTO
Orario: 21; sabato 18
Dal 19 al 21 luglio
JURASSIC WORLD – LA RINASCITA
Orario: sabato e lunedì 21; domenica 18

The End (di Graziella Cortese)

La letteratura e il cinema ci hanno offerto in passato molti racconti di tema “distopico”, ovvero contrapposto all’utopia, con l’idea di un futuro negativo e a volte apocalittico. Il regista americano, Oppenheimer, non è nuovo a provocazioni e si è spesso distinto per i suoi documentari piuttosto crudi (“L’atto di uccidere”), ma sempre girati con maestria e originalità. Questa volta però, mentre si è dedicato a un lungometraggio più corposo, il risultato è meno riuscito.
Sono passati vent’anni da quando una catastrofe ambientale ha reso inabitabile la superficie terrestre: una famiglia benestante è sopravvissuta e si è rifugiata all’interno di un bunker costruito presso una ex miniera di sale abbandonata. I personaggi non hanno nomi, qui vivono il Padre, la Madre, il Figlio ventenne e sono presenti inoltre un medico, la cameriera, il maggiordomo, un’amica di famiglia…
Il figliolo, che ha trascorso tutta la sua esistenza all’interno del rifugio, non sa nulla del mondo esterno e non comprende se la sua famiglia è in qualche modo colpevole di quanto accaduto. La madre desidera che tutto sia perfetto nella loro bolla irreale, e si occupa in continuazione dei dettagli relativi all’arredamento.
Poi un giorno accade qualcosa: una ragazza viene trovata priva di sensi all’interno della miniera; quando torna in sé racconta di aver perso la famiglia in un mondo che è diventato mortalmente inospitale. A questo punto si inseriscono nella vicenda gli inevitabili contrasti che nascono per una vicinanza così prolungata e priva di libertà. E ora, per il pianeta sarà ancora possibile un futuro?
La scelta del genere musical conferisce alla pellicola uno strano alone di allegria, che però contrasta con il tema altamente drammatico. Il mondo, dopo la catastrofe, è oggi colorato interamente di blu.
The End
di Joshua Oppenheimer
paese: Danimarca, Irlanda, Germania 2024
genere: drammatico, musical
interpreti: Tilda Swinton, George MacKay, Bronagh Gallagher, Moses Ingram, Tim McInnerny
durata: 2 ore e 28 minuti
giudizio Cei: consigliabile, problematico, per dibattiti

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