Tenuta Roletto
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giovedì 17 Luglio 2025

Reale mutua
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giovedì 17 Luglio 2025

La comunità civile e quella ecclesiale unite nel segno del bene comune 

IVREA - La città in festa per il Patrono San Savino - Dal Borghetto la processione fino alla Cattedrale dove alle 11,30 il Vescovo Mons. Daniele Salera ha presieduto la S.Messa Pontificale - IL VIDEO DI 45 MINUTI CHE, INSIEME ALLA TERZA GALLERY, RIPROPONE I MOMENTI PIU' IMPORTANTI DELLA GIORNTA - 

Cattedrale gremita per l'esordio di Mons. Salera - Tante le Autorità, ma soprattutto presenza numerosa e partecipe del popolo di Dio - 

Aggiornamento conclusivo – 8 luglio 2025 –  Ecco il terzo e conclusivo servizio, con...

Giovedì 3 luglio in Cattedrale ed in Episcopio

IVREA - Il Vescovo Daniele incontra i Diaconi Permanenti e le loro famiglie - Preghiera comune, sobria convivialità, la gioia del momento comunitario - Un bel numero di Diaconi, guidati dal delegato vescovile per il diaconato permanente Don Silvio Faga

Sano spirito di comunione tra noi e con il nostro Vescovo, molto sensibile al diaconato. 

(Diac. elio blessent) – Giovedì 3 luglio, su invito di Mons. Vescovo, i diaconi permanenti...

Oggi 3 luglio, protagonisti nella città

IVREA - Successo oltre ogni aspettativa per il "Giubileo" degli Oratori estivi della Diocesi - Dall'Istituto Cardinal Cagliero alla Cattedrale a Piazza Ottinetti, lo sciame festoso, colorato e ordinatissimo di 1.500 ragazze e ragazzi provenienti da tutta la Diocesi, per offrire a tutti un cammino di pace e condivisione - 

Il programma innovativo organizzato dalla Pastorale Giovanile diretta da Don Davide Rossetto, ha suscitato un consenso unanime

Successo oltre le più rosee aspettative per il “Giubileo” degli Oratori estivi. Appuntamento ormai...

La Segreteria generale del sinodo è al lavoro ed ha Pubblicato lunedì 7 luglio, il documento per un un “quadro di riferimento” per le Chiese locali.

ROMA CITTA' DEL VATICANO - "Tracce" di futuro lungo il cammino sinodale - Non è ancora “tempo di vacanza” nella Chiesa: buon segno … lo Spirito Santo non ha stagioni e non va in ferie

Il testo integrale e la presentazione del documento "Tracce per la fase attuativa del Sinodo" -

(elisabetta acide) – Tracce di futuro lungo il cammino sinodale Non è ancora “tempo di...

Vive sempre nel cuore chi semina tanto bene

CASTELLAMONTE - Edizione da record il XII Torneo "Mamma Ale" dedicato alla memoria di una persona straordinaria - Tante le squadre partecipanti alle gare di calcetto e pallavolo, ma soprattutto tanta gente desiderosa di testimoniare riconoscenza e amore che vincono il tempo illuminato da qual "faro nella notte" -VIDEO E GALLERY

Con una riflessione del Parroco Don Angelo Bianchi sulle tante cose che questo appuntamento dice all'uomo ed alla donna di oggi

Prima del puntuale servizio preparato da Giancarlo Guidetti su questa dodicesima edizione del Memorial “Mamma Ale”, ecco la illuminante riflessione del parroco, don Angelo Bianchi. *** “Un faro nella notte”...

Sabato 5 luglio, presentati da Cristina Foglietta, Luisella Nora e Ivonne Carla Vezzetti.

VALPRATO - S'iniziano con la Chiesa di San Silverio e con il Santuario di Iornea gli "Itinerari  di arte, fede e cultura alpina in Valle Soana" 2025 - Ricco programma che offrirà quattro appuntamenti, fino al 23 agosto - Qui tutto il programma

Grazie all’impegno dei tesorieri, dei volontari e del supporto dell’associazione culturale “Lo cher in Val Soana”

(gmd) – Sabato 5 luglio si inizia, con il primo dei quattro appuntamenti, la seconda...

Dedicato alla Visitazione di Maria a Santa Elisabetta

NOASCA - Un Pellegrinaggio di Fede: la celebrazione al Santuario della Madonna del Truc nella cornice di un incomparabile scenario alpino - S.Messa presieduta dal Vescovo di Ivrea, Mons. Daniele Salera e concelebrata dal Parroco Don Dario Bertone - Omelia seguita con attenzione dai tanti fedeli che hanno voluto rinnovare la devozione alla Vergine - LA GALLERY

Presenti le Autorità locali che hanno anche così sottolineato l'unità della comunità civile con quella ecclesiale

Il pellegrinaggio di domenica 6 luglio al santuario della Madonna del Truc situato a Noasca, in...

Vicaria calusiese e strambinese -

VISCHE - Nella chiesa giubilare delle suore di Betania si celebra la solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù - A conclusione del Triduo, Santa Messa presieduta dal Vescovo di Ivrea, Mons. Daniele Salera -

Ampio excursus storico sulle origini della ricorrenza

(Testo di renato scotti – Immagini di massimo marguccio e martina acotto) – A distanza di più di un secolo dall’enciclica Annum sacrum   di Leone XIII (1878-1903), e come da sana tradizione, si è svolto anche quest’anno presso...

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CARNEVALE DI IVREA - Battaglia delle arance: riorganizzazione delle aree di tiro nelle piazze del Rondolino e Freguglia

Una scelta storica condivisa per la sicurezza, la fruibilità e l’evoluzione della manifestazione

Con spirito di collaborazione, condivisione e responsabilità, la Fondazione dello Storico Carnevale di Ivrea, l’Associazione Aranceri a Piedi, l’Associazione Aranceri dei Carri da Getto e l’Associazione Albo Conducenti...

ASILI, COLONIE, DOPOSCUOLA, SANITA’, ATTIVITA’ LUDICHE E FORMATIVE PER I FIGLI DEI DIPENDENTI

Il welfare aziendale all’Olivetti di Ivrea

La tutela della maternità garantita fin dal 1941; congedi retribuiti e consultori

(di Doriano Felletti)

L’asilo di Borgo Olivetti a Ivrea Oggi si parla molto di welfare aziendale, quell’insieme di beni,...

EDITORIALE

Ti voglio bene

Foto tratta da Freepik In un’epoca dove la connessione digitale pare aver sostituito quella...

MAZZE’ – L’ultimo saluto a Jacopo Peretti, la speranza oltre le lacrime

Nel cielo corrusco di questa mattina di luglio risuona per prima la parola che ne sussume ogni altra, che rimanda alla promessa più ardita ed irrinunciabile della fede: la speranza.
La speranza nella resurrezione dei morti.
Nel cielo corrusco di questa mattina del 16 luglio, giorno dedicato alla Madonna del Monte Carmelo, è impossibile rintuzzare un pensiero: che quei palloncini, preparati da mani pietose ed amorevoli, per suggerire l’idea di un’ascesa verso il cielo come quella di Jacopo, siano lì ad interpellare – quasi un simbolo di quella “nuvoletta, simile ad una mano d’uomo” quel segno prodigioso che dal mare si alzava verso il monte (I Re 18, 41 – 46) –l’ uomo e la donna di ogni tempo, ad interpellare ciascuno di noi sulla nostra sincera e responsabile adesione alla verità cristiana, nella sua sconcertante e radicale semplicità: scegliamo gli idoli o scegliamo il Dio vero, il Dio vivo, il Signore della Storia, il Dio che è Amore?
Oggi a Mazzè è giorno di lutto cittadino, come ha disposto il Sindaco cogliendo certamente la più ampia sintonia con il sentire della gente.
Ma i volti delle tante persone che gremiscono la chiesa parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio, anche se segnati da lacrime che dicono tutto l’amore del suo paese – e dei tanti amici giunti da fuori – per Jacopo Peretti, per la sua mamma Signora Marzia, per il suo nonno Severino Grua e per i suoi familiari, quei volti non sono volti di chi sia disperato.
Sono sguardi che non hanno esiliato la speranza, che già guardano oltre la dimensione immanente, nell’attesa del nuovo e definitivo incontro.
L’idea della Speranza è subito proposta dal Parroco, Don Alberto Carlevato, già nel momento di accogliere il feretro bianco sul sagrato della chiesa e quell’idea ne permea l’omelia che – insieme ad ampi stralci della Liturgia – è ripresa integrale nel filmato che accompagna queste note.
Il video offre altresì la testimonianza di Gioele, compagno di Jacopo e del Sindaco di Mazzè, Marco Formia.
Anche il Comune di Torino, ove il giovane risiedeva ed ha concluso la propria esistenza terrena, è stato rappresentato ai massimi livelli, nella persona dell’Assessore Paolo Chivarino.
Ora vi lasciamo con il video e la gallery, nella convinzione che i Lettori sapranno accompagnare questa lettura con la preghiera.
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Edizione 17 Luglio 2025

ANNO CV – N° 29
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MAZZE’ – Lutto cittadino nel giorno dell’ultimo saluto a Jacopo Peretti

Il Comune di Mazzè ha proclamato, per domani 16 luglio, una giornata di lutto cittadino in occasione delle esequie di Jacopo Peretti, il giovane tragicamente scomparso il 30 giugno scorso, vittima del cedimento del palazzo in cui abitava, causato da un atto doloso
– leggi qui – .
L’Ordinanza – che certamente interpreta i sentimenti autentici e corali della popolazione – è a firma del Sindaco Marco Formia.
Il rito esequiale si inizierà presso la chiesa parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio alle ore 11.
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Alcune immagini di questa sera, 15 luglio, in occasione della preghiera del S.Rosario –

 

CASTELLAMONTE -Mamma Ale: la gente non dimentica chi ha seminato tanto bene –

Prima del puntuale servizio preparato da Giancarlo Guidetti su questa dodicesima edizione del Memorial “Mamma Ale”, ecco la illuminante riflessione del parroco, don Angelo Bianchi.
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“Un faro nella notte”
Riflessione di don Angelo sul Memorial Mamma Ale.
Viviamo in un tempo confuso, in cui i riferimenti sembrano svanire uno ad uno.
Il mondo intorno a noi sembra smarrire ogni giorno un po’ di più il senso dell’essenziale: l’onestà, la dignità, l’accoglienza, la fraternità, il rispetto… valori che un tempo erano scritti a chiare lettere nei cuori, e che oggi, spesso, sembrano dimenticati o derisi.
Eppure… ogni tanto, nel buio fitto della notte, una luce resiste.
È discreta, ma tenace.
Una luce che riscalda, che richiama, che attira.
È il memorial Mamma Ale, che ogni anno ci chiama a raccolta non solo per “giocare”, ma per credere ancora che è possibile costruire un mondo diverso, più umano, più giusto, più bello.
Perché questo memorial non è solo sport.
Non è solo partite, trofei, risate e sudore.
È molto di più.
È vita che si intreccia, storie che si incrociano, giovani che scoprono di avere dentro una forza che non sapevano di avere: la forza della squadra, dell’amicizia vera, della gioia pulita, del servizio, della speranza.
L’oratorio non è (e non sarà mai) soltanto un “campo da gioco”.
È una casa, un laboratorio di umanità, un’officina del Vangelo.
Qui si accoglie.
Qui si cresce.
Qui si piange e si ride, si sbaglia e si riparte.
Qui si impara a vivere insieme e a credere in Dio e negli altri.
In un mondo che sembra aver dimenticato Chi ci ha creati per amore, l’oratorio – e questo torneo – diventano segni profetici: semi di un mondo nuovo, piantati tra le mani di giovani che sembrano disorientati, ma che – se ascoltati, se amati, se incoraggiati – custodiscono una forza enorme: la forza del cambiamento.
“Mamma Ale” è stata ed è ancora madre anche per noi: con la sua memoria viva, con il suo amore silenzioso che continua a parlare.
Lei non ha cercato visibilità, ha solo amato.
E chi ama, resta.
Resta nella gioia dei ragazzi, resta nei passi dei volontari, resta nella voce di chi ancora crede che il Vangelo è gioia, è sport, è relazione, è futuro.
Sul nostro cammino risplende una luce, una mamma come tutte le mamme del mondo – eppure così unica – resta un orgoglio profondo per i suoi tre figli. – “Una mamma è come un albero grande: che tutti i suoi frutti ti dà per quanti gliene domandi sempre uno ne troverà, per te tatto si spoglia, ti dona il frutto il fiore e la foglia” …
Alessandra, “Mamma Ale”, ha donato con naturalezza e senza risparmio il frutto più grande: il suo amore.
Un amore che non si è mai fermato, nemmeno oltre il tempo e oltre il dolore.
E accanto a lei, papà Lele, uomo forte, che ha saputo nella sofferenza e nella prova tenere in piedi la casa, la famiglia, il cuore.
Ha cresciuto i suoi figli con tenacia e pazienza, ma non da solo: ha posto accanto a loro una compagna di viaggio, perché i figli non sono soltanto di chi li ha generati, ma anche e soprattutto di chi li ama ogni giorno.
E così, Paola, nella sua minutezza fisica e nella sua gentilezza, con quel giusto equilibrio tra dolcezza e fermezza, li ha davvero accolti, educati, amati e custoditi.
Ha camminato con loro, come una madre silenziosa e forte, presente e fedele.
Per concludere, l’edizione di quest’anno, che ha riempito l’oratorio “La Rotonda” di Castellamonte di volti giovani, energie positive e grande entusiasmo, è stata l’ennesima conferma che lo sport, quando vissuto con cuore e rispetto, non è solo competizione, ma occasione di incontro, di crescita, di comunità.
Un ringraziamento sentito va prima di tutto alle decine di squadre di calcio e pallavolo – ragazze, ragazzi, adulti, famiglie – che hanno dato vita a tornei intensi, divertenti, pieni di passione e spirito sportivo.
Siete stati i protagonisti di questa festa e portatori di una luce che va ben oltre il campo da gioco.
Ma un evento così non si realizza da solo.
Dietro ogni partita, ogni serata, ogni sorriso c’è una comunità che lavora, che si dona, che ama.
E allora grazie, di cuore, a tutti coloro che hanno reso possibile questo Memorial:

a chi ha unito al caldo dell’estate il calore delle friggitrici, dei fuochi, dei forni, per preparare pasti gioiosi e gustosi,
alle donne e agli uomini della cucina, vere colonne portanti della nostra accoglienza,
a chi è rimasto alla cassa con pazienza e precisione,
a chi ha pulito quando tutti erano già a casa a dormire,
a chi ha sistemato, trasportato, allestito, montato e smontato… con la discrezione e l’efficienza che solo l’amore gratuito sa generare.

E poi grazie a chi ha accompagnato questo memorial con la preghiera, a chi ha offerto il proprio tempo, la propria presenza, il proprio sorriso.
E per ultimo non per importanza ma per gratitudine al sig… “Non si vince nulla”.
Grazie della tua pluriennale collaborazione. Speriamo ci possano essere nuove collaborazioni. Grazie con tutto il cuore.
***

(giancarlo guidetti) – Con l’ inizio delle vacanze estive, per i nostri ragazzi l’ oratorio parrocchiale di Castellamonte diventa luogo in cui vivere insieme momenti speciali con le iniziative di Estate Ragazzi.
Tante sono le attività offerte: ai momenti di preghiera si uniscono gite, sport (pallacanestro, calcio a 5, pallavolo, tennis, nuoto, judo), laboratori teatrali e tanto tanto alto ancora.
Quello di Castellamonte è un programma per i giovani che si pone innegabilmente ai vertici e che con il Torneo di Mamma Ale ha la sua punta di diamante. Quest’anno si è svolto lungo un itinerario davvero impegnativo, dal 28 giugno al 7 luglio: tanta la partecipazione e la voglia di stare insieme nel ricordo di una persona che ha seminato tanto bene.
Dedicato alla memoria di Alessandra Voster, madre di 3 figli, mancata 12 anni fa all’ età di 38 anni per un malore improvviso.
Nella sua breve vita ha sempre collaborato alle attività dell’ oratorio; persona attenta ai giovani, ai bisognosi, a chiunque fosse in difficoltà; era diventata per tutti “Mamma Ale”.
Il torneo (calcio a 5 e pallavolo)  a cui partecipano maschi e femmine ha toccato in questa edizione numeri record, 75 le squadre partecipanti ed un vero e proprio bagno di folla.
Serate organizzate in modo impeccabile da una squadra vincente: don Angelo Bianchi (il nostro parroco), le suore Norma e Brigida, Manuele Musso, Vincenzo Parla, Giuseppe Tomaino, animatori e i tanti volontari. Citazione particolare la rivolgiamo al gruppo che si è dedicato alla cucina: super apprezzate sono state le loro preparazioni culinarie.
Se è  pur vero che ci sono stati dei vincitori l’ entusiasmo e l’ impegno di tutti i partecipanti meritano sicuramente un’ unica palma della vittoria. Edizione da incorniciare, a cui non possono mancare i complimenti ad un gruppo organizzativo straordinario.
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Il Mistero nascosto (di Filippo Ciantia)

Foto tratta da Pixabay
Nel 1482, Leonardo da Vinci lasciò la sua Toscana per la Lombardia. In una di quelle giornate in cui il cielo gli apparve – come lo descriverà secoli dopo Manzoni – “così bello… così splendido, così in pace”, grazie al raro effetto ottico della Fata Morgana si stupì di fronte allo spettacolo dell’arco alpino, dominato da una enorme montagna, maestosa e piena di neve e ghiaccio.
Pur senza riferimenti biografici precisi, è suggestivo pensare che tale spettacolo abbia attirato il più eclettico genio della nostra storia allo studio e alla esplorazione delle montagne. Alla visione montana di Leonardo è dedicato ampio spazio nei suoi manoscritti, poi raccolti e rielaborati nel Libro di Pittura. A lui dobbiamo uno dei primi rigorosi studi degli aspetti fisici e naturalistici delle montagne. Quell’ambiente definito fino ad allora come “locus horridus” e aspro – al confronto con la bella e utile natura delle campagne coltivate, “locus amoenus” – divenne invece oggetto di stupore, studio sistematico e apprezzamento.
Descrivendo e spiegando il “colore dell’aria”, quell’azzurro splendido che solo ad alta quota si apprezza, nel “Codice di Leicester” Leonardo racconta di aver scalato il Monboso, l’alto “monte boscoso” che divide l’Italia dalla Svizzera: “… E questo vedrà come vid’io, chi andrà sopra Monboso giogo dell’Alpi…”
Il Monboso, la stessa montagna che lo aveva meravigliato nella visione milanese – rinominato Monte Rosa, il monte dei ghiacciai – influenzò profondamente la sua arte. La natura appare in alcune delle sue più grandi opere pittoriche, con dettagli di colore, profondità, realismo e accuratezza che solo un genio può aver realizzato. Contemplando la “Madonna dei Fusi”, oppure “La Vergine e il Bambino con Sant’Anna”, si può apprezzare il realismo e la bellezza delle montagne nello sfondo. La natura per Leonardo era “specchio dell’anima” e “parte essenziale del racconto” pittorico. In questi quadri il Mistero presente nella carne del Bambino Gesù, di Maria, dei personaggi, si fonde con la natura che fa da scenario. Il Mistero che si è fatto carne è immerso nella prospettiva infinita e misteriosa della natura e dei paesaggi.
Buone vacanze!
Quello che vivrete e gusterete, sia vissuto con l’occhio vigile e attento al Mistero che si nasconde nel senso di infinito che il mare, le montagne o le colline suscitano nei nostri animi.

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