(Editoriale)

Ascoltare è merce rara, una cosa seria, una qualità smarrita nella giungla dei monologhi, nell’infinità di parole a proposito e a sproposito che sentiamo e diciamo di giornata in giornata, affondando noi stessi e gli altri in più o meno lunghi dialoghi tra sordi. Non c’è più la voglia di ascoltare; è faticoso, estenuante, poco attraente, richiede tempo che non abbiamo e voglia che non mettiamo.

Una società che si sgretola lo deve anche all’incapacità di ascolto, perché le persone si incontrano laddove c’è un dialogo autentico, che ha come premessa l’ascolto. Sentire non vuol dire ascoltare, e usare le orecchie – cosa che ci parrebbe normale – non vuol dire usare il cuore che invece presta attenzione alle ragioni altrui. Audience e ascolto non sono la stessa cosa: la prima cerca il consenso, il secondo la verità e il bene.

La 56ª Giornata delle Comunicazioni Sociali, che si celebra domenica prossima 29 maggio, punta all’ascolto, ma con l’orecchio del cuore, per dirla con le parole del messaggio del Papa. Offriamo ai nostri lettori tre importanti approfondimenti alla pagina 3 dell’edizione di oggi.

Anche il Cinema è comunicazione, così come lo è la lettura, ed entrambi richiedono capacità di ascolto per poterne cogliere senso e significato, ed entrare in dialogo con autori e attori, personaggi e ambienti. Ivrea e il Canavese si immergono in un periodo nel quale libri e lettura staranno in cima alla lista delle attività; Borgolibri inizia oggi, La Grande Invasione tra qualche giorno, Ivrea Capitale del Libro durerà un anno. E tanto altro. Occasioni – come altre nella società e nel mondo ecclesiale – che devono spingerci a costruire la cultura dell’incontro, dove l’ascolto col cuore è il motore della riuscita.

La minaccia che il dialogo e l’incontro stiano racchiusi in un rapporto sempre più morboso con lo smartphone, che trasmette ciò che è vecchio nel momento stesso in cui viene visualizzato, è reale e il pericolo della solitudine incombe.

Prima di scrivere, postare, condividere, sarebbe opportuno imparare ad ascoltare, capire, discernere. Ascoltare qualcuno significa lasciarsi “colpire” dalle sue parole; “sport” poco praticato, ma che disegna percorsi inimmaginabili, dei quali abbiamo tutti bisogno.