Col volto sorridente, un po’ di trepidazione e tanto desiderio di ricominciare: così si sono presentati i bambini, i ragazzi, i genitori e i nonni domenica 30 ottobre nella chiesa parrocchiale di Rosone per iniziare un nuovo anno catechistico all’insegna della gioia e dell’amicizia. Un cammino da percorrere coscienziosamente sotto la guida delle catechiste e del parroco Don Dario Bertone e dei genitori.
Lungo la navata centrale della chiesa sono state posizionate, sul pavimento, delle impronte, così da suggerire i passi da compiere, che hanno portato i ragazzi ai piedi dell’altare, vicino al grande amico Gesù; quel Gesù che ha voluto incontrare il peccatore Zaccheo, come racconta il brano del Vangelo di domenica scorsa.
Gesù vuole continuare ad incontrare anche noi.
Zaccheo ci insegna che, nella vita, non è mai tutto perduto; sempre possiamo fare spazio al desiderio di ricominciare, di ripartire, di convertirsi.
I passi sistemati a terra sono rimasti impressi nella mente dei presenti e tutti hanno potuto idealmente camminare insieme con Gesù, con la consapevolezza che il Signore donerà ad ognuno, lungo il percorso della propria vita, la capacità di distinguere ciò che è essenziale da ciò che è superfluo.
Le sfide da percorrere in questo nuovo anno saranno molte, ma l’obiettivo principale che le catechiste si sono prefissate è riuscire sempre più a trasmettere concetti legati alla comunione tra diversi e alla fraternità in quanto nel mondo, li fuori dalla Chiesa, ci sono tanti bambini e molte famiglie che stanno vivendo la solitudine, la paura, il disprezzo, la malattia, la guerra ed hanno bisogno di sentire l’abbraccio di un amico per continuare a sperare in un giorno migliore.
All’esterno della chiesa sono stati appesi dei paracadute colorati a simboleggiare che Gesù è il nostro protettore, così come avviene per il paracadute in volo, il Signore dolcemente ci sostiene e ci sorregge nell’affrontare paure ed ostacoli quotidiani.
Nella soleggiata mattinata di questa bella domenica, con temperature ancora gradevoli è stato davvero bellissimo vedere il sagrato della chiesa addobbato a festa e il portone aperto per lasciare entrare la speranza e far uscire canti di gioia.