Allarmanti i dati dell’ultimo rapporto ISPRA “pesticidi nelle acquee”, che presenta i dati relativi al biennio 2015/16 proveniente dalle Regioni italiane.
Su 35.352 campioni di acque superficiali e sotterranee analizzate in Italia nel biennio citato, sono stati trovati pesticidi nel 67% dei 1.554 punti di monitoraggio delle acque superficiali e nel 33,5% dei 3.129 punti delle acque sotterranee, con valori superiori agli standard di qualità ambientale per le acque nel 23,9% delle acque superficiali e nel 8,3% delle acque sotterranee.
Dati allarmanti soprattutto per la Lombardia, dove, nella Pianura Padana, si concentra la maggior presenza di pesticidi, con il 70% delle acquee superficiali interessato della presenza di sostanze nocive per la salute.
“Scriveremo al Ministero dell’Ambiente -afferma il Codacons- al fine di richiedere un intervento normativo in merito all’utilizzo dei pesticidi in Italia, troppo utilizzati nell’agricoltura moderna. Mancano anche degli adeguati controlli a livello nazionale -lamenta sempre il Codacons- serve intervenire con durezza per evitare di trovarci con le falde acquifere inquinate da sostanze nocive per la salute della fauna acquatica e per la nostra.”