Asini si Nasce, associazione che da sempre si occupa di ragazzi diversamente abili mediante il Cad (Centro attività diurne) Montenero, rende realtà un progetto avviato nel 2016, condiviso e sostenuto da enti e associazioni del territorio e poi stoppato dal Covid.
Inclusione, inserimento lavorativo, crescita personale e incoraggiamento all’autonomia sono stati i focus, negli anni, su cui si sono concentrate le attività dell’associazione.
Ora finalmente si è concretizzato il progetto “Ciuco’s”, un circolo Arci che si avvale di ristorazione inclusiva, e che può essere affittato per eventi e feste, per discutere di tematiche sociali in modo informale, che su prenotazione propone gustose pause pranzo e può vantare un bar per aperitivi (sempre su prenotazione).
L’inaugurazione si è avuta sabato 17 dicembre nella sede di via San Pietro Martire, in un clima festoso, alla presenza dei rappresentanti delle realtà che l’hanno sostenuto – Chiesa Valdese, Fondazione di Comunità del Canavese, Comune di Ivrea, Consorzio InReTe, Inner Wheel Ivrea – e delle famiglie dei 21 ragazzi che frequentano abitualmente il centro; ospiti, le bancarelle dell’azienda agricola “La Crus”, che unisce ai propri prodotti i manufatti dei ragazzi e li aiuterà nella gestione dell’orto, e l’apicoltore Roberto Bolzanello, che tiene alcune arnie presso l’associazione e ha già dei validi aiutanti.
Valentina Rey, educatrice di Asini si Nasce e cofondatrice di “Ciuco’s”, insieme ai rappresentanti degli enti che hanno contribuito alla realizzazione, ha ricordato il percorso in po’ accidentato del progetto, e sottolineato come il bancone del bar sia arrivato grazie al coinvolgimento di Consorzio InReTe e Comune di Ivrea, e l’acquisto degli strumenti per l’alloggio autonomia reso possibile dalla Chiesa Valdese.
Plauso da tutti i partecipanti, in mezzo ai quali, già molto professionalmente, circolavano i ragazzi con vassoi di cioccolata e piadine.
Una storia a lieto fine, che può rivelarsi un’ottima risorsa per il territorio e la comunità, frutto di sinergia tra realtà diverse e che conferma, come ha sottolineato Ellade Peller, presidente di InReTe, come “unirsi non sia facile né scontato, ma resta comunque la strada giusta da percorrere”.
Paola Ghigo
Redazione Web