Se chiedessimo ad un comune cittadino per quali attività e iniziative viene destinato l’8xmille alla Chiesa Cattolica, probabilmente risponderà che i fondi vengono impiegati per le opere caritative, oppure per il sostentamento del clero o per il mantenimento degli edifici di culto che, essendo beni di altissimo valore che testimoniano la fede vissuta in epoche più o meno lontane, hanno necessità di attenzione e cura per essere tramandati alle generazioni successive.

Questo è certamente vero, ed è sotto gli occhi tutti, tuttavia non si esaurisce qui. L’8xmille alla Chiesa Cattolica serve anche a sostenere sapientemente l’attività dei vari uffici diocesani nel progettare e attuare le iniziative pastorali che cercano di ravvivare la vita della Chiesa locale. Tra queste un posto di particolare rilievo hanno quelle riferite alla pastorale della Cultura, con a “C” maiuscola. Accanto alle tante povertà materiali di cui la Chiesa si fa carico direttamente e attraverso enti e associazioni a lei unite, dobbiamo ormai essere coscienti che sta emergendo prepotentemente anche quella culturale a cui è sempre più urgente dare una risposta forte e solida.

La Chiesa, come realtà millenaria viva che ha cura della piena e autentica realizzazione dell’uomo in Cristo risorto, può offrire molto ad un presente che sembra essere necessitante di risposte stabili e durature in contrapposizione alla vacuità e all’effimero di una cultura dell’apparenza e dell’autoconsumo. La Chiesa, che per secoli si è fatta promotrice della Cultura come strumento per innalzare la dignità umana nella comunione con il Dio Trinitario, può mettersi in dialogo con il presente offrendo una visione di Umanesimo integrale capace di restituire all’uomo contemporaneo un significato all’esistenza.

Ma la Chiesa particolare, cioè la nostra Diocesi di Ivrea, come si sta muovendo in questo ampio teatro? È in grado di rispondere alla povertà culturale delle nostre città e paesi? Riesce a scorgere in questo frangente storico una opportunità/sfida o si è arroccata nel tempo che fu in una posizione difensiva di autoreferenzialità nella non volontà di mettersi in ascolto e dialogo dei contemporanei?

Se guardiamo solo agli ultimi anni, gli uffici diocesani che operano nell’ambito della Cultura (con la “C” maiuscola) si sono mossi su più fronti lavorando in sinergia e comunione di intenti per offrire a tutti, partendo dai più lontani, occasioni e momenti per offrire una proposta alternativa di Cultura. Facendo tesoro dei fondi 8xmille è stato possibile mobilitare risorse e energie che diversamente non sarebbe stato possibile coinvolgendo sempre un vasto pubblico. Prendiamo in considerazione alcuni esempi significativi. Il primo è il ciclo di tre incontri di formazione e informazione sul tema dell’Intelligenza Artificiale che si sono svolti nel 2024 a Rivarolo, Chivasso e Ivrea con l’intervento di specialisti di alto profilo organizzati dall’Ufficio per le Comunicazioni Sociali e dall’Ufficio per l’Insegnamento della Religione Cattolica.

Il secondo esempio sono i due incontri svolti nel 2021 e 2022 sul tema della Cattedrale di Ivrea e sui suoi affreschi entrambi organizzati e promossi dall’Ufficio per i Beni Culturali. Il terzo esempio che possiamo fare riguarda la sinergia tra Ufficio per la Pastorale della Cultura e l’Ufficio per i Beni Culturali durante questo anno 2025 per la sensibilizzazione al patrimonio architettonico ecclesiastico diocesano iniziando dalla chiesa di San Nicola di Tolentino di Ivrea. A chiusura di queste rapida carrellata di azioni sostenute anche con i fondi dell’8xmille, vogliamo citare quella che ha preso origine tra la fine del 2024 e 2025 e vede coinvolti l’Ufficio per le Comunicazioni Sociali, l’Ufficio per la Pastorale della Cultura e l’Ufficio per i Beni Culturali.

Un progetto di grande portata che avrà una significativa ricaduta oltre i confini diocesani. I tre Uffici sono al lavoro nel progetto di un Centro Culturale Diocesano in cui dovranno essere razionalizzate le risorse disponibili per la promozione e diffusione del patrimonio storico, artistico e religioso. Una grande opera di valorizzazione della Cultura (con la “C” maiuscola) cristiana che sarà disponibile a tutti (non solo gli esperti del settore) con l’obiettivo di far dialogare i nostri contemporanei con una memoria viva in grado di dare significato all’oggi.

Anche questo è “8xmille”!

Grazie a coloro che hanno destinato e destineranno il loro contributo 8xmille alla Chiesa Cattolica perché hanno permesso e permetteranno di continuare a tenere accesa la luce della Cultura (sempre quella con la “C” maiuscola).