Entra subito nel vivo l’omelia dettata oggi, 1 agosto in Cattedrale a Vercelli, da Mons. Marco Brunetti, Vescovo di Alba e profondo studioso del magistero e della figura storica di Sant’Eusebio.
Il momento è atteso perché la fama di Mons. Brunetti va ben oltre quella della pur importante diocesi delle Langhe.
L’Arcivescovo di Vercelli, Mons. Marco Arnolfo, l’ha invitato a presiedere la S.Messa Pontificale, ben sapendo di dare al popolo di Dio che è in Vercelli una bella opportunità di spiritualità e conoscenza.
Ed il Presule non delude certo le attese, offrendo spunti di riflessione sui quali meriterà certamente tornare, riascoltandoli.
Sant’Eusebio ci insegna l’importanza della verità
In un tempo in cui le eresie insidiavano la vera fede, egli non esitò a proclamare la divinità di Cristo
Anche oggi siamo chiamati a testimoniare la verità, a testimoniare il Vangelo, anche quando questo può comportare sfide o opposizioni.
In secondo luogo, sant’eusebio ci offre un esempio di pastore e di guida.
Dedicò la sua vita ad ascoltare e guidare, confortare il proprio gregge.
Ci si immerge poi nel commento alla lettura del Vangelo di Giovanni (10,1-17), il Vangelo del Buon Pastore.
Essenziale, definitivo, radicale: “Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore”.
Chiaro anche nella prospettiva esigente, concreta, che non può legittimare equivoci: ”ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore”.
Ma – come si diceva – è certamente meglio ascoltare direttamente le parole del Vescovo Mons. Marco Brunetti, come le riprende il nostro video che offre l’omelia integrale.
Merita forse sottolineare ancora che Mons. Brunetti sia uno degli studiosi più informati sulla figura di Sant’Eusebio, che lo affascinò sin dagli anni giovanili – lo ricorda lo stesso presule nell’intervento di commiato, prima della benedizione – e fu per questa ragione che, giovanissimo, imparò a conoscere Vercelli, per frequentare la biblioteca agnesiana.
Una Liturgia, quella odierna, dove non si è mancato di ricordare – anche dal punto di vista eminentemente storico – come S.Eusebio abbia avuto un ruolo ulteriore rispetto a quello fondamentale, pastorale, contribuendo a sostenere la nascita di Chiese locali quali furono Tortona, Novara e la stessa Ivrea, di quest’ultima il primo Vescovo fu Sant’Eulogio, di estrazione eusebiana.
Una grande presenza di popolo ha confortato i tanti sforzi per preparare una Liturgia semplice, pur nella sua solennità e perfetta (sia permesso rilevarlo) da ogni punto di vista: certamente un lavoro di squadra con la “regìa” del Vicario Generale Mons. Stefano Bedello, Liturgista diocesano.
Mons. Arnolfo non manca di ricordare tutti coloro che si sono prodigati con un lavoro intelligente e operoso, prima della benedizione finale ed anche questo scampolo è ripreso nel video.
Oltre al popolo, una rappresentanza davvero numerosa del Presbiterio diocesano, molte anche le Consacrate delle varie Congregazioni che vivono e pregano in Diocesi.
Lusinghiera anche la partecipazione di Vescovi emeriti provenienti da Diocesi piemontesi.
Come di consueto, unanime il consenso per l’animazione liturgica affidata alla Cappella Musicale Eusebiana diretta da Mons. Denis Silano.
Non ci resta che lasciare il Lettore al filmato ed alla gallery per rivivere qualche momento di questa bella giornata di fede e condivisione fraterna, augurando una buona e santa festa di Sant’Eusebio.
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