Foto generata con I.A.
Che spettacolo il pellegrinaggio al Sacro Monte di Varese, organizzato delle Famiglie per l’Accoglienza della Lombardia, in occasione dell’anno giubilare! In un sabato pomeriggio luminoso e caldo, una folla di famiglie, ricche di bambini di tanti colori ed età, ma anche con evidenti difficoltà e malattie, ha seguito l’itinerario delle bellissime e suggestive cappelle della “Via del Rosario” che da 500 anni accoglie fedeli in preghiera e anche amanti della natura e del camminare in montagna.
Le letture e i canti, la recita del rosario da parte dei bambini, le brevi testimonianze, i volti gioiosi e l’allegria dei più piccoli mi hanno confermato che Dio risponde alla fame di vita, di utilità, di fecondità e di affetto che sgorgano nel cuore dei suoi figli. Alla fine del cammino abbiamo potuto saziarci del pane di vita che è Gesù stesso. “Si fa pane per noi e sazia la fame della speranza, fame di verità, fame di salvezza, che noi tutti sentiamo nel cuore” (Papa Francesco).
Pochi giorni prima, nel mio piccolo paese, Rosetta aveva concluso il suo cammino terreno. Nei suoi 101 anni di vita aveva dovuto attraversare, come gli antichi pellegrini al tempio di Gerusalemme, i deserti della vita, il suo deserto di Giuda. Poi, ormai carica di anni e di malanni, salire fino al sommo della collina di Betania, da dove finalmente si scorge Gerusalemme, la meta tanto desiderata, luogo di pace e di riposo. Una lunga esistenza, trascorsa, soprattutto negli ultimi anni, nella povertà di tutto, nella completa dipendenza in ogni aspetto della vita.
Una povertà che è diventata beatitudine. Beata perché sazia di tanti giorni, sazia di affettuose cure e commovente dedizione da parte di familiari. Beata perché il Signore le ha concesso di dipendere serenamente e totalmente dall’Amore.
Il miracolo dell’accoglienza e il mistero della cura amorosa dei propri cari ammalati, mostrano il volto misericordioso del Signore che non abbandona nessuno. Egli sazia attraverso di noi la fame e la sete di vita e di compimento dei poveri di Dio, di coloro che non hanno nulla.
“Gesù mi fa visita ogni mattina nella comunione e io lo ricambio visitando i suoi poveri”
(Pier Giorgio Frassati)