(giancarlo guidetti)Enzo D’ Alessandro, maresciallo dei Carabinieri nato in Abruzzo nel 1951, all’ età di 17 anni entra nell’ Arma e nel 2004 viene improvvisamente a mancare.

Figura dal grande carisma e mai dimenticata per come ha servito con alto senso del dovere e umanità ineguagliabili, il territorio del Canavese.

La sua memoria è sempre stata tenuta viva dalla moglie Carmela Ciuro e dalla loro figlia Laura, fondatrici dell’ Associazione a lui intitolata.

L’ idea di dar vita ad una associazione che potesse tramandare i valori in cui il maresciallo Enzo credeva e che testimoniava con la propria vita, in servizio e fuori dal servizio, ricordare il suo percorso all’ interno dell’ Arma, al servizio dello Stato e delle comunità che lo hanno accolto, è diventata una vera missione.

Con lo sguardo rivolto soprattutto al mondo dei giovani, innumerevoli sono le iniziative che in 21 anni l’ associazione ha realizzato, trovando al proprio fianco sia istituzioni che esponenti dell’ Arma dei Carabinieri.

Circa 20 comuni coinvolti, borse di studio, pubblicazioni, incontri, concorsi, conferenze, video, spettacoli e tanto altro; oltre 10.000 gli studenti coinvolti e sempre è stata corale la partecipazione di tanti cittadini.

Il progetto del monumento dedicato al maresciallo Enzo D’ Alessandro e all’ arma dei Carabinieri nasce alcuni anni or sono dalla collaborazione tra la stessa associazione e l’ Istituto 25 Aprile Faccio di Cuorgnè e Castellamonte; la classe scelta la 3N di indirizzo design arte della ceramica, i docenti di riferimento i prof. Davide Quagliolo e Vito Nicoletti, quattro le fasi che hanno portato alla realizzazione dell’ opera: dall’ identificazione degli obiettivi del progetto alla trasformazione di un’ idea in qualche cosa di concreto sino all’ esecuzione vera e propria.

Otto i bozzetti realizzati che un’ apposita commissione ha valutato ed esaminato.

Tra questi quello scelto è stato realizzato dalla studentessa Chiara Simoncelli.

La scelta di collocare il monumento a Valperga in piazza Unità d’Italia vuole essere un modo per qualificare artisticamente il comune, per valorizzare la terra rossa di Castellamonte, con la quale è stata realizzata l’ opera d’arte, e per esprimere un ringraziamento ai tanti Carabinieri che qui hanno trovato casa.

Di profondo significato la riflessione del Ten. Col. don Diego Maritano, cappellano militare, che nel ricordare i tanti, troppi, caduti dell’ Arma cita un insegnamento di  Georges Braque (fondatore della corrente del Cubismo): ” Ogni monumento nasce da una ferita: la ferita del sacrificio, della perdita, del dolore che attraversa la storia di una comunità “.

Ma l’ arte ha il potere di trasformare quella ferita in luce.

È segno visibile di quella trasformazione, racconto di coraggio silenzioso, di vite donate al dovere, di fedeltà, fino all’ estremo sacrificio.

Ogni pietra, ogni linea, ogni forma qui presente custodisce un frammento di quella luce che nasce dal dolore e si fa valore, che nasce dal sacrificio e si fa esempio…

I Carabinieri nel loro quotidiano servizio si fanno difesa di quella luce…

Questo monumento non chiude una ferita: la illumina…

Che questa luce continui a brillare nella coscienza di ciascuno di noi, come segno di unità, di dignità, di pace. Tanti i momenti significativi a questa inaugurazione impreziosita dalla presenza di autorità civili: dai parlamentari ai rappresentanti del consiglio regionale provinciale ai tanti sindaci dei paesi canavesani; a quelle militari:  apprezzata come un vero onore la presenza del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Torino il Generale di Brigata Roberto De Cinti, dal Comandante della Compagnia di Ivrea Capitano Armir Gjeci.

Con loro le tante associazioni con i loro labari, le scuole, i militari e le tante persone presenti non hanno fatto mancare il loro caloroso abbraccio.

A confermare l’ importanza dell’ avvenimento, con un lungo messaggio si è unito anche per il Ministero della Difesa l’ On. Guido Crosetto (il messaggio è riproposto integralmente cliccando il link qui sotto).

INDIRIZZO DI SALUTO MINISTRO CROSETTO

Un grazie al sindaco di Valperga Walter Sandretto instancabile collaboratore, all’ Associazione Enzo D’ Alessandro, un pensiero all’ amico Maresciallo Enzo certi che il seme da lui lasciato sarà albero forte, rigoglioso e foriero di molti frutti.

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