Un bellissimo clima di attesa e sorrisi di persone che si rivedevano tutte insieme dopo un bel po’ di tempo: ecco come abbiamo vissuto l’incontro dei Catechisti a Ivrea per un momento di formazione e per ricevere il Mandato da Mons. Daniele Salera.
Nel pomeriggio la prima “tappa” dell’incontro, con la formazione offerta da Don Andrea Cavallini sul “Senso religioso del Bambino”, una riflessione articolata che ha condotto i presenti a riscoprire il ruolo della Parola di Dio nella catechesi.
L’illustre Relatore è stato presentato da Don Valerio D’Amico, Direttore dell’Ufficio Catechistico diocesano.
Per essere catechista bisogna concentrare tutti i propri sforzi nell’offrire un’esperienza viva di fede, questo il messaggio fondamentale dell’intervento di Don Andrea che ci ha tenuto a sottolineare come tutto il percorso di Iniziazione Cristiana spesso rimane fine a sé stesso se non siamo in grado di offrire qualcosa che entri profondamente a far parte della vita delle persone che frequentano il catechismo, siano essi bambini o ragazzi.
La catechesi deve trasformarsi in un vero e proprio annuncio dell’Amore di Dio nei nostri confronti, che prende vita in Gesù, il Dio che ha camminato sulle nostre strade, è morto e risorto per noi e continua ad essere vivo al nostro fianco sostenendoci attraverso lo Spirito Santo: ogni esperienza che viviamo con i nostri ragazzi deve essere “riletta insieme” per facilitarne l’interiorizzazione e suscitare l’interesse e la curiosità che prelude ad una ricerca personale più profonda.
La dinamica dei nostri incontri deve lasciare spazio alla Parola che, come nella parabola del Seminatore, germoglierà nei ragazzi se saremo in grado di essere accompagnatori e scoprire insieme la bellezza di essere cristiani: Don Andrea ci ha esortato a non avere paura di “andare fuori tema” quando diamo la parola ai bambini e ai ragazzi per sentire da loro le risonanze della Parola consigliandoci di “ricucire” i loro interventi per estrarre insieme a loro il “succo”, la novità sconvolgente del Vangelo.
Al termine dell’intervento di Don Andrea un momento di confronto fra i catechisti ed il relatore ha fatto da preludio ad un rinfresco che ha permesso di riallacciare rapporti e scambiarsi commenti e fissare alcuni spunti nati dalla formazione e da approfondire poi nei singoli gruppi.
Ha fatto seguito il saluto del Rettore del Seminario, Don Davide Smiderle.
Conclusione in Cattedrale, dove, accolti dalla comunità nella messa vespertina, i Catechisti hanno ricevuto il Mandato. Durante l’omelia Mons. Salera ha sottolineato quanto il Vangelo del giorno (l’episodio del Fariseo e del Pubblicano) si attagliasse al tema della catechesi e al ruolo di chi risponde alla chiamata ad essere catechista: una persona che, conscia dei propri limiti e delle proprie inadeguatezze chiede aiuto al Signore per poter testimoniare il proprio incontro con lui e la forza della Parola nella propria vita.
Al termine della celebrazione, leggere insieme la Preghiera del Catechista di Mons. Tonino Bello ha riportato nei cuori dei presenti tutta la bellezza e la grande responsabilità del ruolo del Catechista che solo con la forza dello Spirito potremo vivere al meglio.
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