Pomeriggio di grande gioia, quello di ieri, sabato 15 novembre a Rivarolo Canavese: è giunto il momento tanto atteso, per il quale 20 ragazzi e ragazze si sono a lungo preparate, seguendo il Catechismo che li ha accompagnati per sei anni, dalla seconda elementare alla seconda media.

Itinerario non soltanto importante sia per l’esperienza di vita parrocchiale, con Catechisti e Catechiste, con i Sacerdoti e Diaconi, sia soprattutto perché permettere di comprendere il significato profondo dei Sacramenti dell’iniziazione cristiana.

E forse non è superfluo che un “ripasso” sia offerto anche a noi, ormai adulti, che ricevemmo la Santa Cresima tanti anni fa.

Così, ecco, cliccando qui, con le parole del Catechismo della Chiesa Cattolica, il secondo dei sette Sacramenti

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Sabato 15 novembre, dunque, i cresimandi si sono ritrovati in Rivarolo, dapprima (alle 17,15) per un incontro personale con il Vescovo, Mons. Daniele Salera presso la cappella della Scuola Immacolata Concezione: un momento di conoscenza e dialogo che volentieri il Presule ha dedicato ai giovani.

Poco dopo, alle 18, presso la Chiesa parrocchiale di San Giacomo, la Liturgia propria della Confermazione, con le Letture della XXXIII domenica del Tempo Ordinario

Ml 3, 19-20; Sal 97; 2 Ts 3, 7-12; Lc 21, 5-19.

che il Vescovo ha commentato nel corso dell’omelia.

Mons. Salera ha ricordato che la vita è un dono e come tale va custodita; va custodita ogni giorno, facendo scelte giuste, aiutati dal discernimento.

Ma anche la Fede è un dono e anche la Fede ha bisogno di essere custodita, va “innestata”; innestata nella Chiesa. La Fede che non sia innestata nella Chiesa è destinata a perdersi.

Per custodire appieno il dono della Fede dobbiamo fare nostro il dono del “timor di Dio”, che non è “avere paura” di Dio, ma significa riconoscerci figli di un Padre, riconoscere in Lui il Creatore.

Così, dobbiamo riconoscere che non siamo noi il centro dell’Universo, che la nostra vita si gioca con la relazione con un “Altro” (con la A maiuscola), che è più grande.

Sicchè il timore di Dio permette di vivere nella giusta relazione il rapporto con Lui e poi anche il rapporto con tutti gli altri.

Il terzo punto toccato dall’insegnamento di Mons. Salera è che è possibile custodire la vita quando si diventa capaci di donarla.

Dunque, la vita che è un dono, si custodisce donandola per gli altri, proprio come ha fatto Gesù per noi, per il riscatto dei nostri peccati.

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La Liturgia, presieduta dal Vescovo, è stata concelebrata dal Parroco Don Raffaele Roffino e dal Vice Parroco, Don Antonio Luca Parisi, assistendo il Diacono Livio Bellino.

Molto apprezzati i canti offerti dalla Corale parrocchiale diretta dalla Signora Elena Geranio; all’organo il Maestro Arnaldo Conta Canova, al flauto traverso la Signora Anita Zuffi.

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Ma vediamo ora i “protagonisti” di questa giornata, i giovani che hanno ricevuto la Santa Cresima.

Sono stati venti:

Bellu Rebecca, Brienza Sofia, Cognini Francesco, Crepaldi Ada, Cuciniello Caterina e Nicola, D’Ambrosi Francesco, Dolce Luca, Donetti Aaron, Forzano Francesca, Gallinatti Leonardo, Gandolfo Carlo e Michele, Lerose Gabriele Antonio, Moretto Elia, Naretto Margherita, Pavani Matteo, Salmeri Caterina e Terrando Leonardo.

Tutti formati dai Catechisti Laura Tonso e Raffaele Maggio.

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