(Testo di Martina Acotto, immagini di Lucia Carra, Gabriele Bisco, Martina Acotto, Sandro Frola, Claudio Frassà, Mirella Nigra, Paolo e Sara Iorio) – San Martino di Tours è uno dei Santi più venerati in Occidente.
Nato da genitori pagani, fu vescovo di Tours, in Francia, e condusse vita monastica in un cenobio da lui stesso fondato.
È patrono delle Guardie Svizzere pontificie e di mendicanti, albergatori, cavalieri.
È venerato dalla Chiesa Cattolica e anche da quelle ortodossa e copta.
È uno dei fondatori del monachesimo in Occidente e uno dei primi Santi non martiri proclamati dalla Chiesa.
Ma ciò che ha reso famoso San Martino di Tours, in Francia, è l’episodio del mantello.
Deriva da questo l’espressione “Estate di San Martino” perché, secondo la tradizione, il Santo nel vedere un mendicante seminudo patire il freddo durante un acquazzone, gli donò metà del suo mantello; poco dopo incontrò un altro mendicante e gli regalò l’altra metà del mantello: subito dopo, il cielo si schiarì e la temperatura si fece più mite.
L’Estate di San Martino indica un eventuale periodo autunnale in cui, dopo le prime gelate, si verificano condizioni climatiche di bel tempo e relativo tepore.
Nell’emisfero australe il fenomeno si osserva in tardo aprile – inizio maggio, mentre nell’emisfero boreale a inizio novembre.
La parrocchia di Villareggia ha aperto i festeggiamenti della festa patronale sabato pomeriggio con la santa Messa vigiliare presieduta, su invito del Parroco Don Alberto Carlevato, da Don Massimo Rocca arciprete di Borgomasino e animata dal coro parrocchiale di Mazzè.
Domenica mattina il Santo patrono ha percorso le vie del paese durante la processione, preceduta dalla santa messa solenne presieduta da Mons. Lorenzo Piretto, Arcivescovo emerito di Smirne, animata dalla corale Villareggese.
La liturgia di martedì sera, celebrata da Don Stefano Revello, Arciprete di Rivalta, nella giornata in cui la chiesa ricorda San Martino di Tours, è stata animata dalla corale Villareggese.
Don Revello ci ha ricordato di come la figura di questo Santo possa avvicinarci a credere in Dio; San Martino ci aiuti a togliere gli idoli che ci allontano da Dio, ma possa portare le persone a Dio affinché Dio sia al centro della vita di ciascuno di noi.
Al termine della Santa Messa solenne si è svolta la tradizionale fiaccolata che porta alla chiesa antica dedicata a San Martino.
Dopo la benedizione solenne è stata letta una poesia scritta da un Villareggese dedicata alla chiesa e a San Martino.
Il sindaco, Fabrizio Salono con il sindaco dei Giovani Sara Forloni hanno scoperto questa poesia trascritta in una targa che resta in collina accanto alla panchina gigante dei Cantoni del Palio!
“SAN MARTINO”
Nel buio che avvolge la sera d’autunno / una scia di luci disegna il ritorno. Scende la notte, ma il cuore s’accende / tra fiamme che danzano e il tempo si arrende.
Ogni passo una storia, ogni luce un cammino/ che parla di noi… e di San Martino.
Un ringraziamento ai priori della festa: i coscritti della classe 1965 per aver portato avanti la tradizione del nostro paese e per quanto preparato e fatto per la ben riuscita festa patronale.
Accanto alle liturgie non sono mancati i momenti di festa organizzati dal Comitato Manifestazioni Villareggese: serate culinarie diverse, una di pesce e una più campagnola, così come la musica, una serata più discoteca e una più tradizionale con liscio e balli di gruppo.
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