(fabrizio conto) – Come da tradizione si è svolta oggi a Cuceglio la cerimonia del IV Novembre.

Alle 5 del mattino la Fanfara della Società Filarmonica Cucegliese “La Fratellanza” ha “buttato giù dalle brande” i cucegliesi con la melodia della Sveglia.

Una levataccia che, alle 5 in punto di mattina, il 4 novembre di ogni anno (o nella domenica successiva), dal 1919 in poi, vede tante persone convenire nella piazzetta antistante la Parrocchia e poi al Santuario dell’Addolorata, al richiamo dei rintocchi, ma non solo.

Forse ancor più suadente è la memoria di una prodigiosa melodia, udita per la prima volta da alcuni eroici ragazzi cucegliesi, chiamati al fronte della Prima Guerra Mondiale.

Una Guerra, quella del 1914 – 1918, che la locuzione bivalente, per non dire fors’anche ingannevole di “Grande Guerra”, consegna al vaglio critico della Storia.

Di grande, in quel conflitto, ci fu il dolore.

Ci furono i lutti, ci fu il sacrificio di decine di migliaia di giovani vite strappate agli affetti familiari, al futuro delle rispettive comunità.

Tanti altri vi fecero ritorno, nelle loro case e paesi e città, mutilati e invalidi.

Non può esserci un’epica del massacro.

C’è, come portato storico di quel conflitto, come esito di un’epopea pervasa dal dolore, la finalmente e pienamente conquistata “indipendenza” dell’Italia, la definitivamente affermata sua unità ed identità di Nazione.

Tanto che ad alcuni Storici non pare fuori luogo e certo qualche ragione ce l’hanno, dire che la Prima Guerra Mondiale fu di fatto la “Quarta” Guerra d’Indipendenza.

Bando, però, alle divagazioni.

Domenica 9 novembre, è una domenica lieta per Cuceglio, che richiama una Tradizione viva, generata proprio dai quei giovani del paese che, in quel lontano 1918, in coincidenza con la firma dell’Armistizio di Villa Giusti (3 novembre), a Padova, udirono (oggi il Papa direbbe forse “con l’udito del cuore”) una lontana melodia.

Riuscirono a fare ritorno a casa e proposero quella melodia ai musicanti del paese che, da allora, ogni anno, il 4 novembre (in questo 2024, per ragioni di “calendario”, il 9 novembre), ne affida l’esecuzione proprio alle 5 di mattina.

Così anche quest’anno quei giovani eroi e tutti i caduti cucegliesi delle due Guerre Mondiali, sono stati ricordati: nel video che accompagna queste note se ne possono udire i nomi e, successivamente, è integrale l’omelia del Parroco, Don Luca Meinardi.

Questa antica tradizione, dunque, iniziatasi a Cuceglio alla fine della Prima Guerra mondiale e poi sospesa negli anni ‘60, venne ripresa esattamente 20 anni orsono su iniziativa dell’allora Sindaca Cristina Badalotti (alla quale Cuceglio deve anche l’iniziativa, sempre 20 anni fa, della Sagra della Fritura Dusa e del Vino Morenico).

La Sveglia si è iniziata in Piazza Marconi e dopo aver percorso le vie del paese ed avere fatto sosta in alcuni punti ristoro, è arrivata alle Cascine Cuffia per il tradizionale appuntamento con le acciughe al verde. Presente alle Sveglia anche il vice parroco Don Massimiliano Marco.

Alle 9 poi, il Prevosto Don Luca Meinardi ha presieduto la S. Messa festiva, nel Santuario dell’Addolorata (si allega video integrale dell’omelia) ed al termine dell Messa, nel Parco della Rimembranza si è svolta la cerimonia civile alla presenza anche della Scuola Primaria di Cuceglio.

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