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La regione Emilia Romagna ha istituito la “domenica detox”: una giornata al mese senza lo smartphone, con la proposta in alternativa di numerose occasioni di incontri, attività e laboratori all’aperto e negli spazi culturali e pubblici di diverse città. La motivazione sta nell’attenzione che i professionisti della salute mentale pongono nei confronti dei giovani. Ma gli adulti possono considerarsi al sicuro da un uso eccessivo degli smartphone? La loro salute mentale può subire effetti negativi dall’uso eccessivo del cellulare?

Disturbi dell’attenzione e della memoria, stress, ansia, non sono appannaggio solo di bambini o adolescenti: l’uso eccessivo dello smartphone causa gli stessi effetti anche negli adulti. Si naviga in rete anche quando si è di fronte a pensieri negativi che si vuole allontanare o quando ci si sente sotto stress. Lo smartphone diventa una via di fuga che offre un riparo da ciò che si desidera evitare ma che porta rischi fisici per la salute, mina le funzioni cognitive ed innesca meccanismi di dipendenza, anche di chi è adulto.

Sono ormai acclarati i disturbi del sonno, l’abbassamento della vista, dolori al collo e spalle per le posture scorrette, così come sono aumentate le tendiniti al polso e la sindrome del pollice da smartphone che provoca dolori alla base del pollice.

L’uso eccessivo del telefono incide sui disturbi dell’umore, interferisce con l’attività e la produzione lavorativa poiché inficiano la memoria di lavoro, sia a causa di un sovraccarico di informazioni sia perché si delega allo smartphone quello che va ricordato o organizzato, depotenziando i meccanismi dei ricordi in memoria.

Gli effetti negativi di un uso non controllato del telefono si hanno anche nella sfera sociale, dove si riduce la possibilità di interagire positivamente con l’altro e con lo stabilire rapporti umani soddisfacenti.

Tra le nuove patologie mentali legate allo stress e all’uso di smartphone ci sono lo “Cyberstress” (ovvero la paura di essere tagliati fuori dal mondo), o anche una sorta di “ipocondria digitale” (per cui, invece di rivolgersi ad un medico, si vanno a cercare risposte su internet con il risultato di aumentare i livelli di ansia per i risultati che si trovano in rete); o ancora la “sindrome della vibrazione fantasma”, in cui le persone avvertono la sensazione di vibrazione del proprio cellulare, che di solito indica l’arrivo di nuove notifiche, anche quando il cellulare è spento e che denota una forte ansia di voler rispondere. Parlatene con il vostro medico curante se pensate che l’uso dello smartphone stia agendo negativamente sulla vostra persona.