L’ansia degli esami è un’emozione nota, di cui si torna periodicamente a parlare, soprattutto in questi tempi di Maturità. Spesso la prova più temuta è quella di matematica, che può evolvere per qualcuno in una vera e propria fobia – la “matofobia”, secondo il termine coniato da Papert negli anni ‘80 – che non solo compromette l’apprendimento di quella materia, ma alimenta anche la paura del fallimento.
L’imbarazzo o l’umiliazione per un brutto voto può talvolta condizionare l’autostima e l’immagine di sé come persona capace di imparare, con conseguenze negative che possono accentuarsi sino a sfociare anche in disturbi comportamentali. L’ansia per la matematica si sviluppa per una serie di molteplici fattori: vi concorrono certo gli insuccessi scolastici, soprattutto quelli ripetuti, ma anche il modo in cui la materia viene insegnata e pure gli stereotipi culturali ed il contesto familiare.
Tuttavia la matematica è ricca di creatività ed intuizione che possono essere veicolate con il gioco e rendere più naturale l’apprendimento dei procedimenti logico-deduttivi che sottostanno proprio alla risoluzione dei problemi matematici. La possibilità estiva di giocare in famiglia può liberare conoscenze e potenzialità che tra i banchi scolastici non sempre bambini o studenti in generale sono in grado di esprimere.
Ma quali possono essere i giochi che favoriscono l’apprendimento della matematica? Tutti i giochi di carte tradizionali, che ci permettono di spaziare su associazioni o calcoli semplici – come accade per la “Scopa” ma anche con “Asso piglia tutto” o con “Rubamazzo” e poi “Scala Quaranta” o “Machiavelli”, che richiedono l’adattamento alla disposizione delle carte che cambia in continuazione. Da non sottovalutare la classica “Battaglia navale” che prevede il muoversi sul piano cartesiano; oppure il gioco del “Master Mind” che permette di fare approssimazioni su ipotesi per arrivare alla soluzione, quindi dama o scacchi, monopoli, il gioco “Farmer” (con la bellissima storia che sottende alla sua realizzazione), “Stone age Junior” o tutti i nuovi giochi cosiddetti “german”. Innumerevoli anche i giochi che richiedono movimento e aiutano a conoscere i numeri.
L’estate può essere il periodo più bello dell’anno per sperimentare qualcosa di diverso e arrivare al nuovo anno scolastico con una marcia in più e un pò di ansia in meno. Anche verso la matematica!