Come anticipato qualche tempo fa, questo mese sono partiti i cantieri di bitumatura previsti per alcune arterie cittadine del “Giardino del Canavese” che, essendo un paese con alle spalle una giovane storia ed un piano regolatore moderno, ha una rete viaria interna di ben 33 chilometri.
I lavori sono iniziati esattamente lo scorso martedì 8 maggio, come annunciato da apposita ordinanza comunale che avvisa i sangiustesi della istituzione di divieti di sosta temporanea nelle aree interessate fino a fine lavori (con una tempistica legata sempre all’incognita del tempo capriccioso in agguato); a seconda delle criticità, è poi previsto il divieto di transito o con sensi unici alternati in alcuni tratti con cartellonistica affissa direttamente dalla ditta appaltatrice.
Il primo cantiere ha riguardato la centrale via Libertà, particolarmente piena di buche (e di pozzanghere in questi giorni di piogge copiose), pericolose per l’incolumità dei passanti e dei mezzi in transito. “Finalmente abbiamo iniziato con le asfaltature avremmo voluto anche partire prima perché tutto fosse sistemato già per la tradizionale Fiera di maggio, ma non è stato possibile per l’incertezza delle condizioni meteorologiche – precisa il primo cittadino Giosi Boggio –. Dopo una procedura negoziata con diversi partecipanti, l’appalto è stato alla fine affidato alla ditta Chiatellino Maggiorino & Figli di Pianezza che ha iniziato da via Libertà nella zona dei parcheggi adiacenti ad alcune attività commerciali, e da piazza del Municipio. Già tempo addietro era stata sistemata la stessa zona del passaggio veicolare. Abbiamo completato in questi giorni anche il tratto rimanente di via Cappo (a suo tempo parzialmente iniziata) fino all’altezza con viale dei Caduti; poi toccherà anche a via Venezia ed a via Silvio Pellico nella zona antistante il parcheggio del cimitero per eliminarne le criticità”.
Il sindaco tiene a sottolineare che anche questo nuovo piano di asfaltature seguirà l’indirizzo fatto proprio dall’amministrazione sangiustese: non limitarsi a gettare un nuovo strato di catrame sopra le buche, bensì scarificare il manto stradale (ovvero scavare, anche fino a 30 centimetri di profondità) e asfaltare ex novo. “Si tratta di un modo di agire certamente più costoso, tanto che per un paio di strade si vanno a spendere quasi 100mila euro, ma con un risultato finale più duraturo e migliore, che evita l’alzamento dei livelli dei manti stradali e previene il rischio di allagamenti”. E’ inoltre da segnalare che i cantonieri stanno effettuando la piantumazione di fiori in diverse zone cittadine, ad esempio in prossimità della chiesa parrocchiale, per abbellire le aiuole.