Diciannove religiosi, quasi tutti di origini straniere, sono stati uccisi in Algeria negli anni tra il 1994 e il 1996, quando i gruppi islamisti armati erano al potere.

Essi, però, scelsero di restare nel Paese dell’Africa mediterranea per offrire una presenza cristiana e un dialogo con il mondo islamico.

A capo del gruppo c’era Mons. Pierre-Lucien Claverie, vescovo di Orano e religioso domenicano.

La loro memoria liturgica cade nel dies natalis dei primi due martiri.