(Elisabetta Acide) – Nella teologia mariana vi è un titolo che credo valga la pena riscoprire: “Maria Regina della comunione dei santi”.

Penso che occorra ripensare e dunque ripartire proprio da questo titolo, ascritto a Maria come “regina nel servizio a Dio e all’umanità”: Maria “è regina dell’amore che vive il dono di sé a Dio, per entrare nel disegno della salvezza dell’uomo (Benedetto XVI, Udienza generale del 22 agosto 2012).

“Al servizio dell’umanità”: credo che tutto sia partito dal “pensiero di Dio”, da quell’invio a Nazaret dell’arcangelo Gabriele, a quella domanda a cui lei avrebbe potuto, in libertà, rispondere negativamente, declinare, tentennare… ed invece  a quel “rallegrati” che sappiamo essere formula greca di saluto utilizzata proprio all’epoca nella zona della Galilea, si aggiunge  “Il Signore è con te”, formula veterotestamentaria per indicare la promessa di Dio al suo popolo.

E tutto ha inizio…

Maria da quel momento “si affida” ed “orienta” la sua vita a Dio e la dona al mondo e riceverà in dono la Chiesa.

Maria, dunque, al “servizio” dell’umanità, della Chiesa, di cui è “madre”, tutta santa che, si conforma a Dio, il “Santo dei Santi”.

E Maria, culla per Dio, diventa “culla” per la Chiesa, per ogni persona che a lei si affida: Madre di Dio e madre della Chiesa.

Una preziosa eredità lasciataci dal Figlio sulla  croce: maternità divina e maternità ecclesiale.

“Regina della comunione dei santi” alla quale la Chiesa si rivolge, eterna dimora dell’amore di Dio, affinchè “interceda” presso Dio per tutto il popolo.

E con queste prospettive la Parrocchia “S. Anna” di Borgo Revel, si prepara a celebrare il mese di maggio dedicato a Maria.

Se usiamo la parola “celebrare”, allora siamo convinti che la celebrazione sia una “parentesi” nella vita ordinaria, che consente di vivere comunitariamente ciò che può “toccare” la vita umana nei suoi aspetti fondamentali, per consentirne un a “trasformazione”.

La “celebrazione” è vita, è azione, incontro, espressione, scambio.

Pregare nel mese di maggio, dedicato a Maria, è rendere la comunità protagonista ed attiva per esprimere la propria devozione a Maria, prendendo coscienza del mistero di Dio, che compiendosi in lei, ha trasformato il mondo.

Vista l’ importanza della “celebrazione cristiana del mese di maggio”, la comunità si è preparata con attenzione, cercando di offrire un itinerario per tutti: si celebra sempre Dio che in Gesù Cristo vive nella storia degli uomini.

La devozione a Maria, dunque, va inserita “nell’alveo dell’unico culto che, a buon diritto, è chiamato cristiano perché da Cristo trae origine ed efficacia ed in Cristo trova compiuta espressione e per mezzo di Cristo, nello Spirito Santo, conduce al Padre(Marialis Cultus, Introduzione).

La scelta, allora, tra le diverse proposte, è stata l’itinerario che ha come filo conduttore: “Con Maria pellegrini di speranza”, per sottolineare il titolo di Madre della Speranza (Mater spei), che ricordiamo, è stato inserito da Papa Francesco nelle litanie lauretane, in continuità con i predecessori, nello “scrigno” delle virtù teologali, per trarne “cose nuove e cose antiche” (Mt 13,52).

Maria è quella Madre di speranza, che come una “stella”, guida sul cammino, verso la patria celeste, nella “strada della vita”.

Abbiamo bisogno di Maria per percorrere “strade di Speranza”, verso Cristo, con Cristo, accompagnati dalla madre che ci guida, ci sorregge, ci sostiene.

Le attività comunitarie parrocchiali preparate dal gruppo liturgico della parrocchia ed i catechisti, prevedono un ricco e vario programma:

Lunedì 5-12-19-26 nei cortili delle abitazioni private con le icone mariane: ore 17,00 Laboratorio – preghiera con i bambini dei laboratori di catechismo – a seguire S. Messa. Per prenotazioni 3386697184

Martedì 6-13-20-27  presso  la grotta del cortile parrocchiale ( in caso di maltempo in Chiesa Parrocchiale) – Preghiera della comunità dei pellegrini di Speranza con Maria – a seguire ore 20,30 Formazione in Casa Parrocchiale:

  • Maria nei Vangeli
  • Maria nell’arte
  • Maria nei documenti della Chiesa
  • Le apparizioni mariane

Da mercoledì a venerdì tutti i giorni – Ore 17,30 S.Rosario guidato della Comunità dei pellegrini di Speranza con Maria e S. Messa

Libretto per la preghiera giornaliera personale dei pellegrini di speranzaOgni giorno con Maria Regina di Speranza” – In distribuzione su prenotazione 3386697184

La novità che accompagna in questo 2025 il mese mariano, saranno i sussidi elaborati e preparati che guideranno i diversi momenti e le celebrazioni comunitarie.

Tale scelta vuole essere, in continuità con le pratiche comunitarie, un segno che invita ad “uscire da se stessi” e dalle proprie scelte individualistiche, per essere comunità unita in preghiera, vuol dire percorrere la via indicata dal Santo Padre Francesco in questi anni di cammino sinodale caratterizzato da alcuni verbi comunitari: incontrarsi, ascoltarsi, discernere insieme ed essere in comunione ed unità di preghiera con lo Spirito Santo.

In questo cammino, Maria cammina con la comunità, la sua presenza è segno di speranza e consolazione. 

Maria madre della speranza, sarà allora il nostro sostegno, il nostro “bordone del pellegrino”, il nostro “sanrocchino” (mantella usata dai pellegrini medioevali), il nostro “cappello a tesa larga”, in quel cammino comunitario per imparare da lei, Vergine in ascolto ( preghiera comunitaria e formazione parrocchiale), Vergine in preghiera (S.Rosario quotidiano e preghiera quotidiana in famiglia), Vergine in cammino ( pellegrinaggio dei laboratori di catechesi), a scoprire la Vergine madre ( celebrazioni eucaristiche), che genera i figli nella Chiesa.

Vi è una immagine, che credo possa guidare il cammino della comunità, è quella della “Salus populi romani”; la Vergine vi è raffigurata secondo il tipo dell’ Odighitria che tiene sul braccio sinistro il Figlio.

Raffigurata con indosso il “maphorion” e ai lati dell’aureola c’è l’iscrizione greca.

Nell’atto di sostenere il figlio incrocia i polsi e con la mano sinistra regge la mappula, antico fazzoletto di lino utilizzato dai nobili romani mentre la destra ha pollice, indice e medio allungati ad indicare la Trinità.

Non so quanti avranno notato quel fazzoletto, ma credo possa essere il “simbolo” di Maria donna di speranza.

Quel fazzoletto è la cura nel cammino, è la consolazione, simbolo della tenerezza e della cura e della vicinanza di chi si avvicina ad asciugare le lacrime. 

Maria che è attenta ai bisogni del popolo e la sua capacità di intervenire per lenire le difficoltà.

Maria, diventa la Mamma che “asciuga le lacrime” che sollecita la speranza dei cristiani modello dell’atteggiamento spirituale con cui la Chiesa celebra e vive i divini misteri.

L’esemplarità della beata Vergine in questo campo deriva dal fatto che ella è riconosciuta eccellentissimo modello della Chiesa nell’ordine della fede, della carità e della perfetta unione con Cristo, cioè di quella disposizione interiore con cui la Chiesa, sposa amatissima, strettamente associata al suo Signore, lo invoca e, per mezzo di Lui, rende il culto all’eterno Padre” (Marialis Cultus, 16).

Vivere il mese di maggio, dedicato a Maria, come comunità cristiana, è l’impegno di pregare insieme, riflettere sulla figura di Maria come modello di fede, di amore, di speranza per i cristiani, è trarre vigore per la propria fede e testimonianza quotidiana dall’esempio di fedeltà a Dio, significa camminare insieme per essere sinodo, Chiesa che cammina, sui passi di Maria verso Cristo, in comunione e partecipazione.