(elisabetta acide) – Il “giorno” è arrivato: atteso e rinviato dopo la morte di Papa Francesco, l’evento si terrà a Roma per volere di Papa Leone XIV domani, 7 settembre 2025, quando saranno canonizzati Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis.

Anche nella parrocchia di Borgo Revel, in occasione della concomitanza a Roma della celebrazione pontificia, si terrà, nella messa domenicale delle ore 9, un momento di preghiera e di ricordo, per sottolineare l’importanza del dono dei santi, modello di ogni cristiano nella Chiesa, nella sequela di Cristo.

Tutto è pronto, il gruppo liturgico e catechistico ha preparato la celebrazione presieduta dal parroco don Valerio D’Amico; una famiglia donerà alla Chiesa Parrocchiale due ritratti dei giovani santi per la sistemazione nella Chiesa di S. Anna, il gruppo  dei cantori, Andar a Messa cantando, sottolineerà i momenti della celebrazione liturgica, ed il gruppo lettori, curerà la realizzazione della preghiera.

Il fatto che la comunità parrocchiale sia attenta alla vita ecclesiale, è un segno di comunione importante, perché la vita della Chiesa è vita vissuta nella parrocchia, luogo primario dove i cristiani compiono la loro esperienza di fede, dove vivono la loro identità di cristiani e dove non si deve dimenticare ciò che ripetiamo con fede: la Chiesa è “una, santa, cattolica, apostolica”.

Come sottolinea la Presidenza CEI in un comunicato diramato per l’occasione:

La santità è un dono che innerva la storia della persona, rende il mondo e se stessi più simili al Figlio di Dio fatto uomo. L’io diventa trasparente all’Amore che è sempre fedele, libera lo sguardo e dilata l’accoglienza degli altri che con noi sono viandanti in cammino. La santità trasforma il tempo, proiettandolo in quella dimensione che per noi è oggi il nostro divenire ma già appartiene all’oltre che ci attende”.

L’anno giubilare che sta percorrendo nella Chiesa i “passi della speranza”, raccoglie le istanze di questi nuovi santi, giovani modelli di vita cristiana del nostro tempo, esempi di vita quotidiana “accessibile” e “coraggiosa”, esempi di quella Chiesa che “cammina” e “corre”, non perché ha la “forza nelle gambe” della gioventù o della passione della montagna (ricordiamo come i due santi abbiano in comune la giovane età e una vita “spesa” nello straordinario dell’ordinarietà cristiana), ma perché hanno vissuto la “missione” alla quale tutti i cristiani sono chiamati.

In Chiesa parrocchiale, allora, speriamo alla presenza di tanti giovani, bambini, adolescenti, risuoneranno le parole di Carlo e Pier Giorgio come invito a tutti: “vivere e non vivacchiare” (celebre frase di P.G. Frassati), per una vita centrata sull’ Eucaristia “autostrada verso il cielo” (frase di C. Acutis), come impegno per tutta la Chiesa.

La preghiera della comunità, inserita nella celebrazione solenne domenicale, allora vuole essere un invito per tutti: la testimonianza di Pier Giorgio e Carlo deve generare in ciascuno il “seme del bene”, quello del Battesimo, quello che cui tutti siamo chiamati a far “fruttificare”, “germogliare”, “innaffiare”, “curare con pazienza”, sull’esempio di quel Seminatore che tanto ha amato il mondo e che tanto ama ciascuno di noi.

Martedì 9 settembre alle ore 17.30, proprio per vivere insieme la proposta del “cammino sulla via della santità”, vedrà l’appuntamento con la “preghiera al tramonto”, un cammino che prende avvio dal cortile della casa parrocchiale e, coinvolgendo tutta la comunità parrocchiale, ed in particolare giovani, bambini, adolescenti, vuole essere quel “radicarsi” (parola usata da Pier Giorgio Frassati) in Cristo, sorgente di vita vera.

Papa Leone XIV nella Messa per il Giubileo dei giovani del recente agosto a Tor Vergata, di cui abbiamo assaporato con la gioia nel cuore anche la presenza di molti giovani della nostra Diocesi, aveva  esortato i ragazzi a rimanere in Gesù nella sua amicizia “coltivandola con la preghiera, l’adorazione, la Comunione eucaristica, la Confessione frequente, la carità generosa, come ci hanno insegnato i beati Piergiorgio Frassati e Carlo Acutis, che presto saranno proclamati Santi”.

Ricordiamo queste parole non solo per i giovani, ma valide per tutti i cristiani come esortazione del Santo Padre ad una vita “radicale e radicata” in Cristo, a cui tutti sono chiamati.

Seguirà alle ore 18 la messa di ringraziamento post -canonizzazione perché ciascuno, nel ringraziare per il dono della santità, dia lode a Dio per questi esempi di Vangelo incarnato nelle pieghe della quotidianità”.

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