Lo scorso 15 novembre, a larga maggioranza, monsignor Timothy Paul Andrew Broglio – sinora Arcivescovo all’ordinariato militare Usa, dopo aver servito la Chiesa come nunzio apostolico nella Repubblica Dominicana e come delegato a Porto Rico – è stato eletto presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti d’America.

Monsignor Broglio è nato nel 1951 da genitori italiani, provenienti da Borgofranco d’Ivrea. Suo padre Antonio Broglio, era fratello del padre della mia bisnonna Olga Broglio.

Quel ramo della famiglia si trasferì in America sul finire dell’Ottocento, dove aprì diversi ristoranti (nello stato di New York e in quello dell’Ohio), continuando a mantenere i rapporti con i parenti rimasti a Borgofranco.

Sul finire del secolo scorso monsignor Broglio ha ricoperto incarichi di curia a Roma, fattore che permise alla mia famiglia (papà Matteo e mamma Alessandra) di farmi battezzare da lui nella Basilica di San Pietro in Vaticano il 30 settembre 2000.

Durante quei giorni, di cui nulla posso ricordare, visitammo il Palazzo Apostolico, i Musei e la Cappella Sistina con lui come unica compagnia. Si trattò senza dubbio di un’esperienza indimenticabile per i miei genitori e i miei nonni, che un po’ romanticamente mi piace pensare come causa della mia passione per l’arte, la storia, e il mondo ecclesiastico anche nella sua dimensione giuridica (sto infatti terminando gli studi universitari con una tesi in diritto canonico).

Il cugino Timmy, come lo chiamiamo in famiglia, è stato molto importante nella formazione cristiana di tutti noi: ha celebrato anche il matrimonio dei miei genitori nel 1995 e il battesimo di mio fratello Filippo nel 2007 a Borgofranco.

Particolarmente simbolico è che domenica scorsa il Santo Padre si sia recato ad Asti a trovare alcuni parenti, a significare quanto il Piemonte sia e sia stato imporante nella storia della Chiesa, anche se con persone nate dall’altra parte del globo.

Andrea Cantoni

Redazione Web