La Pro Loco ha messo in cantiere, per sabato 10 dicembre alle 21 al salone “Don Manavello” di via Villafranca 5, un divertente concorso canoro a sostegno delle iniziative promosse dall’associazione Malattia PmldPiccolo Grande Guerriero, che supporta la ricerca di una cura efficace per il montanarese Simone Desiato, affetto da questa rarissima malattia degenerativa. Per la serata “Una voce… per Simone” è stata lanciata nelle settimane scorse una chiamata con l’obiettivo di se1ezionare cantanti, pronti a cimentarsi sul palco in una sfida all’ultima nota: in tantissimi hanno risposto, la scelta è stata compiuta e sabato 10 vedremo i concorrenti alla prova.

A decretare il vincitore sarà il pubblico in sala, con il suo voto: premi ai primi tre.

La serata sarà condotta da Peppino Esposito e Sonia Caramma, sono previsti alcuni ospiti speciali come la scuola di danza Primo Passo e il baby batterista, il bravissimo Stefano Maurella.

Il biglietto costa 5 euro e tutto l’incasso sarà devoluto all’associazione Piccolo Grande Guerriero.

Chi volesse maggiori informazioni, o prenotare il proprio posto in sala, può contattare il 331/36.31.197. Della vicenda del piccolo Simone abbiamo detto più volte.

Fin dai primi mesi di vita, i genitori si erano accorti che c’erano anomalie nella crescita.

Dopo una lunga serie di indagini, i medici sono arrivati a stabilire che il bambino è affetto da Pmld, Pelizaeus Merzbacher like Disease, malattia rarissima – si conoscono una trentina di casi al mondo – che si manifesta con tono muscolare debole, movimenti involontari degli occhi, ipovisione, ritardo nello sviluppo delle capacità motorie e del linguaggio.

Katia e Alessandro, oltre a seguire il loro Simone nelle terapie cui è quotidianamente sottoposto per cercare di rallentare il decorso della malattia, si sono lanciati in una serrata ricerca di una possibile cura: e hanno trovato un ricercatore cipriota, il professor Kleopa, che aveva avviato uno studio su questa patologia… ma la mancanza di fondi lo avevano costretto a interrompere la sperimentazione.

Spportata da un gruppo di amici e sostenitori, la famiglia Desiato ha dato vita a un’associazione che continua a sfornare iniziative e manifestazioni per raccogliere fondi utili al professor Kleopa per proseguire nel suo studio.

Partecipare alla serata è un piccolo contributo che ciascuno può offrire a un’impresa che pare titanica: ma l’aiuto di un sempre maggior numero di persone è il modo migliore per alimentare le speranze di successo

Redazione Web