Forzando un po’ la mano e immaginando il mese di agosto come se fosse l’unico dell’estate, considerando poi che non è neppure l’unico mese in cui si fanno le ferie perché c’è chi le ha fatte in luglio e chi le farà in settembre, e c’è anche chi non le farà proprio… per questa ragione auguriamo “buona estate” ovunque sceglierete di trascorrerla e in qualunque situazione vi troviate. Anzi, ci sentiamo particolarmente solidali con chi per forza di cose – ed in particolare per colpa del Covid – è costretto a starsene a casa propria con una valanga di preoccupazioni e pochi quattrini in tasca per tirare a campare.

Il nostro giornale “salta” le consuete tre settimane del mese e cerca di concedersi una “buona estate”, che se non vuol dire andare in vacanza da qualche parte, almeno vuol dire prendersi una pausa e un meritato riposo.

Forse solo ora ci rendiamo conto della grande fatica – psicologica, fisica e morale – che in primavera ha invaso la redazione e i collaboratori per arrivare sempre, settimana dopo settimana, nelle case e nelle edicole con un giornale che proponeva ogni volta sfumature, angolazioni nuove e diverse dalle quali vedere e vivere tutto ciò che il Covid si portava appresso.

Non era facile sfuggire alle tabelline dei contagi e alle trappole della ripetitività e della scontatezza a favore di una informazione dal valore aggiunto della pacatezza, della riflessione, dell’approfondimento.

Chi se n’è accorto ha dato sostegno e incoraggiato, altri hanno sorvolato almeno senza disturbare.

“Buona estate” e, come si dice per la notte, che porti buoni consigli a tutti!