Sabato 17 giugno, dopo l’ultimo Collegio docenti dell’anno, nel giardino dell’Istituto di istruzione superiore “Piero Martinetti” le insegnanti Tiziana Barengo, Emanuela Oria, Silvana Bolognesi e l’assistente tecnica del laboratorio di informatica Renata Cussigh hanno voluto salutare i loro colleghi, poiché dal 1° settembre saranno felicemente in pensione.

È stata organizzata una bellissima festa che ha coinvolto non solo gli insegnanti in servizio, ma anche tanti che hanno lasciato il lavoro da qualche tempo.

Tiziana Barengo, chivassese di nascita, ha insegnato lingua e letteratura francese per 18 anni al Liceo calusiese; prima era stata in forza al Liceo classico di Chivasso e poi a Ivrea, al Liceo “Gramsci” e in seguito allo “Jervis-Cena”.

Una splendida figura di insegnante: preparata e sempre presente nelle sue classi.

Appena approdata a Caluso aveva insegnato al triennio, ultimamente era passata al biennio.

Emanuela Oria è stata un simbolo del “Martinetti” fin dal 1987, anno in cui aveva iniziato a insegnare mettendosi subito in luce per la sua preparazione scrupolosa.

È stata un’eccezionale insegnante di lettere: aveva adottato un metodo innovativo nel suo lavoro e la sperimentazione è stata sua compagna in tutti questi anni.

Era un punto di riferimento per il Liceo tecnologico (ora delle Scienze applicate), dove attuava i collegamenti fra le sue materie, italiano e storia, pretendendo dagli alunni studio e applicazione.

È stata una delle prime insegnanti ad aderire al Clil (Content and language integrated learning), che da circa un decennio è diventato obbligatorio per gli istituti superiori.

Era perciò passata all’indirizzo linguistico e insegnava storia in francese.

Ha ricoperto il ruolo di collaboratrice del dirigente scolastico per anni; è stata – ed è tuttora, s’intende – mamma di quattro figli ed ora nonna di una splendida bimba.

Donna di grande fede, in questo ultimo anno ha deciso di lasciare l’insegnamento per dedicarsi ai suoi genitori anziani e malati.

La sua risata era contagiosa; era molto puntigliosa ed esigente, senza essere per questo noiosa, molto apprezzata non solo dagli alunni, ma pure dai colleghi.

Silvana Bolognesi, invece, insegnava scienze, e l’abbiamo sempre conosciuta come persona molto riservata, seria e scrupolosa.

Infine Renata Cussigh, che per 23 anni ha dato al “Martinetti” tutta se stessa.

È stata la persona indispensabile per il funzionamento delle tecnologie informatiche.

Sempre presente, sempre su e giù per le scale, dal seminterrato al terzo piano fuori terra, sempre a disposizione di chi la chiamava… è stata una collaboratrice eccezionale.

La sua competenza e le sue capacità erano richieste non solo dai docenti che utilizzavano usualmente l’informatica per l’insegnamento, ma anche dagli altri: Renata ti dava sempre una mano se non eri molto pratica delle tecnologie moderne o se dovevi proiettare un video in aula magna.

Sapeva usare meravigliosamente la telecamera per le riprese dei momenti salienti dell’attività scolastica che si volevano lasciare a ricordo del lavoro svolto.

Ha collaborato con tutto il corpo docente e lascia a chi verrà un’eredità molto consistente, perché le nuove tecnologie avranno sempre maggior peso nel campo scolastico.

Franca Sarasso

Redazione Web