Il Comune e il Consorzio del Canale di Caluso uniscono le loro forze e organizzano per oggi, giovedì 9 marzo, alle 17,30 nella sede del Consorzio in via Trieste 22/a, il convegno “L’acqua: una risorsa da preservare”, che proverà a tratteggiare un quadro delle attuali risorse idriche del territorio piemontese, ovviamente con un’attenzione particolare per la situazione nel territorio canavesano.

Ingresso libero, fino a esaurimento posti.

Il pomeriggio si aprirà con i saluti della sindaca Maria Rosa Cena e del presidente del Consorzio, Lodovico Actis Perinetto (rimarrà in carica, per il suo secondo mandato, fino al 2026); seguiranno le relazioni dell’ingegner Silvano Iraldo, dirigente di Smat, sul progetto di derivazione acqua potabile della Valle Orco, e dell’ingegner Secondo Barbero, fresco di nomina a direttore di Arpa Piemonte, su “Il quadro della disponibilità della risorsa idrica in Piemonte, con un focus sulla Valle Orco”.

L’acqua è un bene prezioso – dice il presidente Actis Perinettoche in Piemonte, almeno fino a pochi anni fa, non mancava. Ma oggi più che mai i bacini di accumulo sono indispensabili, perché possono garantire la necessaria continuità ai consumi. Sono l’unica reale soluzione per contrastare i periodi di siccità. Consentono infatti di stoccare l’acqua negli ormai sempre più rari periodi di abbondanza per poi rilasciarla durante i mesi in cui manca. È soprattutto in un periodo come quello che stiamo vivendo, particolarmente siccitoso e con temperature che si sono mediamente alzate, che la presenza di un sistema efficiente di gestione e canalizzazione delle acque risulta centrale per la salvaguardia dell’agricoltura”.

 Actis ricorda anche l’accordo stipulato lo scorso anno con il Gruppo Iren, gestore della diga di Ceresole Reale, che prevedeva una turnazione irrigua quindicinale, anziché settimanale.

Il tutto è stato possibile – spiega – anche grazie a una scrittura stipulata nel 1965 tra il Consorzio del Canale e l’Aem, attuale Iren, in base alla quale era garantito un certo quantitativo di acqua dal 15 maggio al 15 agosto. Non so dire se anche quest’anno potremo fare conto su questa specie di ‘privilegio’… E poi c’è il problema della semina: molti agricoltori si sono già orientati sulla semina di cereali invernali che richiedono meno acqua…”; ma anche le garanzie di redditività sono assai minori.

Redazione Web