Nel 2023 ricorrono i 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni, avvenuta a Milano il 22 maggio 1873.

Il grande scrittore italiano ha dato prova, nel celeberrimo romanzo “I promessi sposi”, di grandi capacità non solo di sommo narratore, ma anche di latore di quei temi che, a distanza di secoli, sono sempre attuali come la spiritualità, la socialità, la misericordia, la politica, l’etica, la corruzione.

Per festeggiare l’anniversario, nei luoghi manzoniani si tengono diverse iniziative e, nel suo piccolo, la Biblioteca di Caluso ha voluto onorare il Manzoni con un’iniziativa che ha coinvolto gli studenti degli Istituti “Martinetti” di Caluso e “Ubertini” di Chivasso.

La presidente della Biblioteca Annamaria Gifuni ha estrapolato dal romanzo passi celebri che sono stati letti, nell’aula magna del liceo calusiese giovedì scorso nelle ultime due ore di lezione.

Dieci studenti appartenenti al liceo scientifico, a quello delle scienze applicate e all’istituto alberghiero hanno dato voce a Renzo, a Lucia, ad Agnese, a padre Cristoforo, a fra’ Galdino e brani che fanno da cornice e trait d’union nella narrazione.

Così, cominciando con la famosa descrizione del luogo dove si svolge la storia, sono stati presentati il pavido curato, i famigerati bravi, la timida Lucia con le famose calze rosse e gli spilloni d’argento fra i capelli, i capponi portati all’Azzeccagarbugli e bistrattati da Renzo che sfoga su di loro il suo travaglio, la fuga dal paese con l’”Addio ai monti”, l’incontro con Gertrude, il rapimento di Lucia, la peste, la madre di Cecilia, lo scioglimento dal voto di castità e la conclusione del romanzo.

Mentre si susseguivano le letture Ombretta Ferioli, tecnica informatica, proiettava slide, con immagini che si trovano nelle edizioni del romanzo, relative ai passi letti.

I ragazzi si sono impegnati a interpretare i brani a loro assegnati e hanno guadagnato l’attenzione del pubblico presente in sala.

Al termine della prova di lettura a tutti gli allievi è stato consegnato un diploma a ricordo dell’evento.

Franca Sarasso

Redazione Web