Due gravi lutti hanno funestato nei giorni scorsi la Comunità Salesiana, con la morte di due sacerdoti, entrambi di origine canavesana: l’azegliese don Giuseppe Bogatto, morto il 2 gennaio dopo breve malattia a Civitanova Marche; e il foglizzese don Augusto Scavarda, stroncato da un malore il 3 gennaio a Vercelli.

Don Giuseppe Bogatto era nato ad Azeglio il 20 luglio 1947; giovanissimo, frequenta l’aspirantato salesiano a Chieri, il noviziato a Pinerolo dove nel 1964 emette la sua prima professione religiosa come salesiano di don Bosco, quindi a Foglizzo per completare gli studi liceali e conseguire la maturità classica, prima del tirocinio pratico prima a Chatillon e a Chieri dal 1967 al 1970; dal 1970 al 1975 studia filosofia e teologia a Torino Valdocco e alla Crocetta.

Il 7 settembre 1975 è ordinato sacerdote nel suo paese natale dal monsignor Luigi Bettazzi.

Vive il suo ministero educativo come animatore e insegnante a Chatillon dal ‘75 all’83, poi per un anno a Genova Quarto, poi di nuovo a Torino e a Roma Ups per gli studi in vista della licenza in teologia spirituale; successivamente è inviato come catechista del Cfp e insegnante prima a San Benigno (dall’89 al ‘92) e poi a Vigliano Biellese, dove dal 1997 al 2005 svolge anche il ministero di parroco. Quindi il trasferimento in centro Italia, prima a Sulmona, poi a Ortona e dal 2015 a Civitanova Marche.

Un girovagare tra le case salesiane che non gli ha impedito di mantenere i legami con la sua terra natale, dove conservava amicizie e la stima di tutti coloro che hanno potuto conoscerlo e apprezzarlo, ovunque il suo ministero lo abbia condotto.

Don Augusto Scavarda era invece nato l’8 ottobre 1952 a Foglizzo, conoscendo lì il carisma di don Bosco; frequenta scuola media e ginnasio alla casa salesiana di Chieri, il noviziato a Pinerolo (con la prima professione religiosa nel 1970), prima di tornare per 3 anni a Foglizzo conseguendo la maturità magistrale; seguo[1]no due anni di studi filosofici all’Istituto Salesiano della Crocetta a Torino.

Dopo due anni di tirocinio pratico a San Benigno e Lanzo, completa gli studi di teologia a Torino dal 1977 al 1980, anno in cui, il 7 giugno, è consacrato sacerdote nella Parrocchia di Foglizzo.

Quindi è designato animatore-catechista al Cfp di Valdocco e poi – dal 1983 all’89 – al Cfp di Fossano.

Direttore della Casa del San Luigi a Chieri dal 1989 al 1992, viene poi nominato per sei anni direttore della Casa di San Benigno e dell’annesso Centro di formazione professionale.

Quindi torna a Valdocco come direttore della Comunità San Francesco di Sales e incaricato degli universitari.

In seguito, per sette anni, dirige il Centro di formazione professionale di Bra.

Nel 2011 è destinato alla Comunità Salesiana di Vercelli in qualità di parroco ad personam di S. Antonio all’Isola e di Caresanablot; dal 2017 gli viene affidata la cura pastorale anche della parrocchia Sacro Cuore al Belvedere.

Proprio in quella chiesa, affollata all’inverosimile, il vescovo di Vercelli Marco Arnolfo ha celebrato giovedì 5 gennaio le sue esequie: tantissimi confratelli e fedeli, soprattutto giovani, hanno voluto rendere l’estremo e ancora incredulo saluto a questo figlio di don Bosco dal sorriso contagioso e dalla fede salda e contagiosa, che mancherà a tutti quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo.

Redazione Web