Con la collaborazione dell’associazione Amici della Chiesa di Santo Stefano del Monte di Candia e della Parrocchia di San Michele Arcangelo, l’Accademia del Ricercare presenta, nell’ambito della rassegna “Antiqua 2022”, il concerto “Gli albori del Barocco” (musiche del primo ‘600).

L’ensemble è formato da Luisa Busca e Manuel Staropoli flauti, Luca Taccardi violoncello, Ugo Nastrucci tiorba e Claudia Ferrero clavicembalo.

I brani scelti sono di Tarquinio Merula, Marco Uccellini, Biagio Marini, Dario Castello e Antonio Valente.

L’evento si è svolto domenica 19 giugno alle 18 nel priorato di Santo Stefano.

Secondo quanto ci spiega il musicologo Giovanni Tasso, vicepresidente dell’Accademia corale “Stefano Tempia”, in parallelo al rapido sviluppo del repertorio vocale negli ultimi anni del XVI secolo, un numero sempre maggiore di compositori iniziò a dedicarsi ai generi strumentali, dando di fatto inizio a un cammino che sarebbe approdato alle sei raccolte a stampa di Arcangelo Corelli, che divennero ineludibile modello di stile per i generi della sonata solistica, della triosonata e del concerto grosso.

Questo risultato va però attribuito anche agli innumerevoli compositori – oggi in gran parte caduti nell’oblio – che iniziarono a porre le basi su cui sarebbero sorte opere destinate a passare alla storia.

Tra i primi a dedicarsi alle opere per ensemble strumentale fu Dario Castello, che ha lasciato due splendide raccolte di Sonate concertate in stil moderno: opere di grande interesse e piacevolissimo ascolto e dallo stile innovativo, ma ancora concepite per strumenti dalle caratteristiche assai diverse, secondo l’uso rinascimentale.

Nei primi decenni del XVII secolo iniziarono ad affermarsi anche i primi virtuosi di violino, tra cui il bresciano Biagio Marini e il romagnolo Marco Uccellini, che inserirono nelle loro opere elementi di grande virtuosismo; di Uccellini si segnala in particolare la bizzarra Scatola degli aghi, brano introdotto da una lunga improvvisazione del clavicembalo, seguita da un’aria nella quale i due violini sono stati sostituiti da due flauti.