Finalmente la casaforte medievale “Gran Masun” è fruibile da parte del pubblico!

Sabato 2 luglio, infatti, è stata inaugurata la sala museale interattiva dedicata alla valorizzazione della viticoltura, del vino di Carema e del suo straordinario paesaggio terrazzato.

Il museo sarà aperto tutte le domeniche dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 fino al 16 ottobre.

Per saperne di più sul possente edificio in pietra è però necessario fare qualche passo indietro.

Le datazioni dendrocronologiche dimostrano come la “Gran Masun” appartenga a quel periodo storico (1400- 1405) di popolamento rurale dedito già alla coltivazione della vite; essa rappresentava una sicurezza, un riferimento visivo e topografico all’interno del paesaggio.

L’architettura è di tipo comacino-ticinese.

Secondo la tradizione vi aveva sede il presidio militare e vi si amministrava la giustizia.

Sulla casaforte, infatti, domina una torretta (probabilmente di vedetta) e vi si trova un sotterraneo, forse un’antica prigione.

Sulla facciata dell’edificio (sopra l’ultima finestra in alto) è visibile uno stemma sabaudo con quattro diversi disegni e sotto il cornicione si notano resti di sculture e altri stemmi.

Vi è inoltre un’ampia cantina utilizzata per la conservazione del vino. Per l’acquisizione e il recupero da parte del Comune di “Gran Masun” c’è stato un lungo inter, avviato nel 2007 con la presentazione di un progetto nell’ambito dei Pti (Progetti territoriali integrati) per lo sviluppo sostenibile delle Valli di Lanzo e del Canavese.

Il progetto è stato accettato, ma si è poi dovuto attendere fino al 2015 per sottoscrivere l’accordo di programma con la Regione.

Il Comune, in tempi strettissimi, è riuscito ad acquisire l’immobile grazie alla disponibilità dei privati che hanno accettato i prezzi di stima stabiliti dall’Agenzia Nazionale del Demanio.

Purtroppo, a causa di una consistente rimodulazione del finanziamento europeo, le progettazioni si sono dovute prevedere a lotti funzionali.

Il Comune, negli anni, ha provveduto a rifare il tetto e a realizzare interventi di consolidamento statico.

All’esterno sono state create due aree parcheggio con muri in pietra e i caratteristici “pilun”.

Nel basso fabbricato è stato ricostruito un vano contenente una piattaforma elevatrice al servizio dei vari livelli in cui si articola la casaforte, e realizzato un nuovo manufatto interrato destinato all’accoglienza del pubblico con servizi igienici, centrale elettrica e un locale per i quadri elettrici per il funzionamento delle attrezzature multimediali.

La cantina al piano interrato è adibita alle degustazioni. L’allestimento del museo multimediale è stato previsto e finanziato nell’ambito del Progetto Interegg Alcotra 2014-2020 “Route des Vignobles Alpins” (Strada dei Vigneti Alpini) di cui la Città metropolitana di Torino è stata capofila.

Nel 2019 sono iniziati i lavori.

Sul pavimento della sala è stata inserita una rosa dei venti e sulle pareti sono stati installati dispositivi necessari per la diffusione multimediale; il Comune ha inoltre raccolto contenuti storici e contemporanei sulla realtà vitivinicola locale, compresi alcuni filmati. L’allestimento è completato da una teca contenente la stratigrafia del terreno con un ceppo di vite autoctona e alcune botti restaurate (corredate di dispositivi per la diffusione dei tipici profumi del vino di Carema), una vetrinetta con le bottiglie dei viticoltori che producono il Carema e un importante riconoscimento rilasciato da Sua Maestà la Regina ad Antonio Domatti che ha lanciato (nei primi del ‘900) il vino caremese anche a livello internazionale.

In futuro l’allestimento potrà essere arricchito… così come gli altri due piani della struttura.

Per informazioni e prenotazioni relative a “Gran Masun” contattare Arianna, 348/11.19.526 o ari.cassetto@outlook.com.

Sara Martinetti