“Marzo pazzerello” si diceva… ed eccolo qui! È tornato l’inverno, piove molto, abbiamo rimesso il maglione e riacceso il riscaldamento. Questo “colpo di coda” pone interrogativi sull’estate 2024: come sarà? Sarà dominata dall’anticiclone africano? Avremo temperature da record per mesi? La risposta è ardua.

Il modello europeo, pur non fornendo indicazioni sicure ma solo proiezioni, ipotizza che il mese più caldo e stabile sull’Italia potrebbe essere sorprendentemente quello di aprile, con temperature sopra la media, così come lo spiega il sito “meteo live”.

Ma cosa sarebbe questo modello? Lo spiega un altro sito, “Meteoweb”: si chiama ECMWF ed è un “sofisticato sistema di previsione meteorologica globale che utilizza dati osservativi per simulare il comportamento atmosferico. Questo modello è essenziale nel contesto meteorologico poiché fornisce previsioni accurate a medio termine (fino a due settimane) e alimenta analisi climatiche a lungo termine, vitali per la gestione delle risorse, la sicurezza e la mitigazione dei disastri legati al tempo. Inoltre, il suo ruolo nella ricerca climatica contribuisce alla comprensione dei cambiamenti climatici e alle politiche di adattamento”.

La sigla ECMWF è l’acronimo di “European Centre for Medium-Range Weather Forecasts” (in italiano “Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine”). Il Centro ha sede a Reading nel Regno Unito, che è geograficamente in Europa, ma fuori dall’Europa per tutto il resto. Tra l’altro Reading in italiano vuol dire “Lettura”: un bel nome per una città in cui si leggono bollettini meteorologici per tutta l’Europa e non solo. ECMWF è ben fatto: una grande mappa dell’Europa, Nord Africa e Medio Oriente e i diversi colori mostrano dove il sistema prevede che si verifichino condizioni meteorologiche anomale, utilizzando simboli: rosa per il vento e verde per la pioggia e ombreggiatura per la temperatura.

Per chi volesse addentrarsi dentro il modello cromatico c’è una guida dettagliata. Cliccando su carte, grafici e diagrammi disponibili, armatevi di birra e patatine, perché ce n’è per tutti i gusti: dal diagramma in alta definizione della “pressione media al livello del mare e velocità del vento di 850 hPa” al tremendo “MUCAPE”, l’indicatore di instabilità atmosferica cioè la suscettibilità della troposfera a supportare la libera convezione.

Impressionante la macchia rossa davanti alla Groenlandia e all’Islanda, che si muove pronta ad investire il continente: si tratta della carta che illustra il “Flusso energetico delle onde oceaniche”. Poi la carta che mostra le aree in cui è probabile che si verifichino temperature massime anomale.

Alla fine guardo fuori, piove ancora e il sito ECMWF appare ancora più enigmatico di quello che è!