Sono state celebrate da monsignor Edoardo Cerrato (affiancato da don Tonino Pacetta), lunedì in Duomo, le esequie di Anna Maria Solemi in Mortarotti, spentasi all’età di 84 anni: oltre a essere legata al vescovo da parentela, Anna Maria era suocera di Annarita Scalvenzo, storica corrispondente del Risveglio Popolare da Chivasso e dintorni.

Di origine astigiana ma nata a Torino, dove la famiglia si era trasferita per motivi di lavoro, fu costretta a sfollare durante la seconda Guerra Mondiale.

Tornata ad Asti, lavorò alla Upim.

Nel 1960 il matrimonio con Piervanni Mortarotti e il trasferimento a Torino; nel frattempo il marito aveva fondato la Idrosanitaria a Chivasso, e lì si trasferirono nel 1969 con i figli Gianluca e Sabrina: alla famiglia Anna Maria ha dedicato la vita, negli anni più recenti rivolgendo in modo particolare la sua premurosa attenzione ai nipoti Riccardo, Ludovico, Angelica, Martina.

Ringrazio il Signore – ha detto il vescovo – perché, in particolare, poche ore prima della partenza di Anna da questo mondo, ho potuto amministrarle l’Estrema Unzione, l’assoluzione e la Benedizione Papale: il dono più grande che possiamo ricevere, nel momento in cui si spegne quaggiù la nostra vita e l’Aldilà spalanca la porta dell’Eternità. E Anna con la sua vita questo dono l’ha meritato: per la sua fede, il suo amore per la famiglia, l’amicizia che ha vissuto non solo a parole, ma con una vera dedizione; la gentilezza e il sorriso con cui sempre ha trattato le persone, e la fortezza con cui ha affrontato i momenti difficili… Anna è stata una donna forte: il sorriso che fioriva sul suo volto anche nei momenti della fatica del dolore era il sorriso di una donna forte!”.

Riferendosi poi alla lettura, dagli Atti degli Apostoli, ha rivolto un pensiero alle “donne delle nostre famiglie: non saremmo ciò che siamo senza di esse… Loro ci hanno introdotti nel cammino della fede cristiana, senza aspettare che iniziassero parroci e catechisti. Ci hanno insegnato a pregare e trasmesso i grandi valori della vita e della fede. Trasmettendoci la vita ci hanno introdotti anche nel senso della vita e la capacità di alzare lo sguardo verso la Fonte della Vita”.

Dalle colonne del Risveglio Popolare giunga, da parte della direzione e della redazione, un abbraccio affettuoso ad Annarita e alla sua famiglia.

Redazione Web