Una giornata limpidissima e molto fredda ha accolto le scuole medie superiori della città e dei dintorni che sabato scorso han dato vita al salone dell’orientamento: promosso dall’Ufficio Istruzione del Comune, è stato visitato da molte famiglie con i figli per districarsi tra i vari indirizzi proposti dalle scuole.

I gazebo degli istituti, 14 in tutto, hanno occupato piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa e il cortile intitolato alle Madri Costituenti: nella prima Liceo “Newton”, Istituto “Europa Unita”, Istituto “Ubertini”, Casa di carità Arti e Mestieri di Castelrosso, Centro per l’impiego, Cpia “Adriano Olivetti”; nel secondo “Martinetti” di Caluso, Enaip e “Galileo Ferraris” di Settimo, “Cena” di Ivrea, “Calamandrei” di Crescentino, “Casale”, “Arduino”, “Gobetti Marchesini” e la scuola di Arte Orafa di Torino.

Molti gli insegnanti coinvolti ad accogliere le famiglie e a dare loro rassicurazioni.

Ogni scuola ha esposto lavori degli alunni, e le professionali hanno anche offerto dolci e bevande calde.

Nella sala consiliare gli insegnanti delle terze medie hanno avuto colloqui con le famiglie,consegnando loro l’indicazione orientativa del Consiglio di classe.

È, quella del salone dell’orientamento, insieme agli “open day”, un’attività impegnativa per i docenti che trova consenso tra le famiglie, perché la scelta della scuola superiore non è mai facile. Oltre a cambiare insegnanti, compagni, edificio scolastico, implica infatti l’accettazione di nuove regole, percorsi di formazione, nuovi tempi di applicazione allo studio che non tutti riescono a mettere a frutto: l’abbandono scolastico è spesso causato dal non stare bene a scuola.

Per questo è importante prendere visione di più realtà e trovare quella più consona.

E sabato 19 novembre è stata offerta un’occasione per farlo.

Franca Sarasso

Redazione Web