Vittoria ha portato fortuna al suo papà ancora prima di nascere.

È una bella storia di talento, umiltà e amore quella che ha per protagonista Emanuel Diego Victor, 34 anni, origini argentine, ma che vent’anni fa è arrivato a Chivasso.

Pochi giorni or sono è stato incoronato come “miglior artista di strada” nella prima edizione della trasmissione “Dalla strada al palco”, andata in onda su Rai 2, ideata da Carlo Conti e condotta da Nek.

Emanuel ha ricevuto i complimenti dello stesso Nek, che con lui si è esibito cantando uno dei suoi pezzi più famosi, “Se una regola c’è”, e successivamente del direttore della rete; il cantante-conduttore lo ha anche incoraggiato a incidere un disco con pezzi di flamenco. Emanuel ha girato mezza Europa e tutta l’Italia, suonando nelle vie e nelle piazze, seguendo il suo metodo, che è quello dell’improvvisazione.

Suonare per la strada, ha detto, a volte viene visto come una cosa brutta: invece, per lui è un vero e proprio lavoro, che gli ha portato tanti amici; e il suo pubblico, diventa parte della performance stessa. “La strada è un ‘palco’ difficile – ha spiegato –, perché se non piaci e non interessi, la gente non si sente obbligata a stare lì ad ascoltarti e se ne va”; e ha aggiunto senza mezzi termini che la città nella quale preferisci esibirsi, che gli dà maggiori soddisfazioni, è Torino.

Un talento che nella cittadina sulle rive del Po, dove vive da tanti anni e dove si sta creando una famiglia insieme alla compagna Tiziana, è rimasto un po’ nascosto, anche se per diverso tempo Emanuel ha collaborato con l’associazione Blu Room.

Ma anche da Chivasso, ora, è arrivato il riconoscimento ufficiale alla sua bravura: lunedì pomeriggio è stato ricevuto a Palazzo Santa Chiara dal sindaco Claudio Castello e dall’assessore alla Cultura, Gianluca Vitale, che oltre a complimentarsi si sono resi disponibili ad organizzare un suo concerto.

E adesso mentre suona e continua il suo lavoro, aspetta la gioia più bella, quella dell’arrivo di Vittoria.

“Dovrà assolutamente suonare o cantare – ha concluso Diego –. Non potrà non amare la musica, e la respirerà fin dal primo attimo di vita”.