Quale peso hanno disuguaglianze e povertà sul territorio?

È la domanda cui ha cercato di dare una risposta la serata di venerdì scorso, a Palazzo Santa Chiara, organizzata dal gruppo Liberamente Democratici, rappresentato in Consiglio comunale da Claudia Buo. L’incontro, moderato da Silvio Calia, si è aperto con l’intervento di Marianna Filandri, professore associato in Sociologia economica all’Università di Torino, che ha parlato delle disuguaglianze sociali legate alla povertà, alla salute e al lavoro, e illustrato una serie di dati raccolti nel suo libro “Lavorare non basta”, pubblicato da Laterza. La parte centrale della serata è stata dedicata all’intervento di rappresentanti e referenti delle molte associazioni che operano sul territorio chivassese nell’ambito del volontariato.

Con un breve racconto, ognuno ha parlato della propria esperienza e di quanto è stato osservato in anni di attività: dalla San Vincenzo, all’Avulss, da Il Mondo di Alice che si occupa in particolare di affiancare le famiglie nell’assistenza dei bambini, all’Acli, a Punto a Capo, alla Caritas interparrocchiale… tutti hanno portato un importante contributo per capire chi sono oggi i poveri, le fasce di popolazione maggiormente in difficoltà.

Silvio Torasso della San Vincenzo ha spiegato come la povertà oggi colpisca in particolare giovani famiglie e donne, i più fragili delle nostre comunità; Lina Borghesio ha sottolineato come interventi quali il reddito di cittadinanza siano preziosi per donne che si trovano a dover lasciare la famiglia per sfuggire a una quotidianità fatta di violenza; Beppe Stocco delle Acli ha ricordato quanto siano importanti cultura e studio – nonostante le forti difficoltà in cui versa la nostra scuola – per sfuggire a un futuro di povertà, principio sostenuto anche da Marì Chiavarino de Il Mondo di Alice, che nel centro ricreativo offre un servizio alle famiglie, sia di assistenza allo studio, che di cura e sorveglianza dei bambini, in modo che i genitori possano dedicarsi al lavoro.

Infine non vanno scordati gli anziani, una delle fasce più fragili della popolazione: per le scarse risorse economiche che molti di loro hanno a disposizione, la necessità di cure per la salute e, non ultima, la solitudine, uno dei mali peggiori cui sono condannati.

Redazione Web