Sabato 5 novembre, nel primo pomeriggio, nell’area naturalistica del Sabiuné, in riva al Po, è stata inaugurata la panchina gigante numero 270, in legno con base metallica, laccata di bianco e rosso come i colori della città, voluta dal Cai chivassese in occasione del centenario del sodalizio.

Il Sabiuné – luogo assai frequentato da chi ama andare a piedi e osservare il lento scorrere del grande fiume –, insieme al Bricel e a Orco Beach, è uno dei tre parchi fluviali di Chivasso; il Comune ha concesso l’installazione della struttura perché questa è una zona da riqualificare.

Il panorama che si godrà sedendo sulla panchina è accattivante.

Il Po, che per fortuna è un po’ salito di livello, scorre lento e calmo, stormi di anatre si levano in volo e si calano sull’acqua e un po’ più in là la collina, con i boschi che cambiano colore con l’alternarsi delle stagioni.

Sabato, su un cielo incredibilmente azzurro, la collina verde provocava un contrasto eccezionale e dava riposo agli occhi.

Sia il presidente del Cai, Giovanni Piretto, sia il sindaco hanno sottolineato la bellezza della località chivassese, che offre serenità a chiunque voglia fare un po’ di moto fuori dal caos cittadino.

Stare seduti qui – ha detto Claudio Castellovuol dire vedere il mondo da un’altra prospettiva, diventare piccoli e fare emergere il fanciullino che c’è in noi, cercare calma e stare con se stessi a riprendere fiato dalle fatiche quotidiane”. Tre giovani soci del sodalizio, Elia Alberelli, Riccardo e Gabriele Bellavia fra il presidente e il sindaco, hanno tagliato il nastro dell’inaugurazione.

Le panchine giganti sono un’invenzione di Chris Bangle, designer che, venuto ad abitare nelle Langhe, nel 2010 ha installato la prima panchina grande a Clavesana, nel cuneese.

Il Cai controllerà che non siano procurati danni da chi “si diletta” in atti vandalici e si è accollato la spesa per realizzare e posizionare la struttura: allo scopo ha aperto una sottoscrizione; si prenderà, inoltre, cura del luogo, rimuovendo i rifiuti che la civica maleducazione dovesse lasciare sul posto.

Dopo l’inaugurazione ha avuto luogo un rinfresco, offerto ai molti che hanno voluto presenziare all’evento.

Franca Sarasso

Redazione Web