La speranza cristiana trova fondamento nella Bibbia, nella invincibile bontà e misericordia di Dio.
“Io so che il mio redentore è vivo e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!”, esclama Giobbe nel mezzo della sua tormentata vicenda. Non è dunque la dissoluzione nella polvere il destino finale dell’uomo, bensì, attraversata la tenebra della morte, la visione di Dio.
Il tema è ripreso con potenza espressiva dall’apostolo Paolo che colloca la morte-resurrezione di Gesù in una successione non disgiungibile.
I discepoli sono chiamati alla medesima esperienza, anzi: tutta la loro esistenza reca le stigmate del mistero pasquale, è guidata dallo Spirito del Risorto.
Per questo i fedeli pregano per i loro cari defunti e confidano nella loro intercessione.