Il riscontro, a caldo, senza ancora un completo consolidamento dei dati che rappresenteranno l’impatto territoriale del Campionato mondiale canoa Juniores e Under 23 ad Ivrea la settimana scorsa, è comunque assolutamente positivo.

L’osservazione diretta per la partecipazione agli eventi e i riscontri degli organizzatori e di alcuni operatori del territorio ci permettono di avere un quadro abbastanza esaustivo e in anteprima della ricaduta sul territorio di questa grande manifestazione sportiva.
Il percorso dei campionati di canoa ad Ivrea è iniziato da alcuni anni e ha innescato un programma di lavoro che ha coinvolto, oltreché il Comune di Ivrea e la Regione negli investimenti legati all’adeguamento ed alle migliorie apportate allo stadio ed al contesto circostante adibito ad accoglienza e servizi tecnici e di sicurezza per gli eventi, il Comitato organizzatore, gli sponsor, i volontari e gli operatori alberghieri ed extra alberghieri del territorio.
Nel territorio è maturata la consapevolezza dei servizi utili a supportare l’accoglienza e l’attività degli atleti durante i loro allenamenti e il periodo di gara, della diversa tipologia dei servizi e dei relativi budget degli atleti senior rispetto a quella degli juniores e under 23, e del diverso mix di categorie di persone al seguito nelle relative manifestazioni.
Nei periodi di gara agli atleti si aggiungono gli staff istituzionali e tecnici delle diverse squadre e delle Federazioni nazionale e internazionale, i loro familiari, i supporter, gli sportivi e non solo, gli appassionati della disciplina.

La svolta più significativa – in termini di presenze sul territorio – per la disciplina della canoa, è avvenuta a partire dagli allenamenti per il campionato 2018, quando alcune squadre ed alcuni atleti in particolare hanno scelto lo stadio di Ivrea per i loro allenamenti, con presenza in strutture extra alberghiera e alberghiera; presenza disturbata solo dalle condizioni atmosferiche avverse che hanno costretto, a ridosso delle gare, ad interrompere l’utilizzo dello stadio.
Al fine di qualificare le presenze 2018 sul territorio, facciamo riferimento ad alcuni dati e valutazioni rilasciate dall’Associazione Proteina, attraverso una suo componente: Alberto Chiappa, di Ventana Group.

Il numero di presenze stimate nell’anno, a fine campionato, è stato di 18 mila persone, distribuite su di un territorio che nei giorni del Campionato hanno generato il “tutto esaurito”, coinvolgendo circa 50 strutture ricettive oltreché le strutture extra alberghiere e i campeggi, nell’area dell’eporediese, del Canavese, della prima cintura nord di Torino, e del lago di Viverone fino al Biellese, con un calendario di presenze che ha coperto in modo crescente – salvo anticipazioni marginali – i giorni dal 10 al 23 luglio.
Gli oltre 450 atleti con i relativi staff hanno iniziato ad arrivare ad Ivrea a partire dal 10 luglio e sono ripartiti a fine manifestazione per un totale indicativo di 7 mila 800 “room nights”. Alcune squadre, come la Russia, sono arrivate addirittura il 5 luglio. Durante le gare, dal 15 luglio, sono giunti circa 2 mila tifosi e familiari da Europa, Australia, Brasile e Nuova Zelanda, per una stima che supera le 10 mila “room nights”.

Chiaramente la ricaduta economica sul territorio eporediese ha interessato anche gli esercizi commerciali, in particolare bar, ristoranti, pizzerie, supermercati e negozi di alimentari. Lo stadio è stato affollato da 3 mila persone al giorno dal martedì al venerdì, 5 mila persone sabato e 8 mila persone domenica.

Importante una riflessione per guardare avanti. La comunicazione, oltre alle community dei social, ha visto coinvolta Rai3 con il telegiornale e una diretta di due ore di Rai Sport domenica 23 mattina. Grande, ovviamente, il risalto mediatico offerto dai giornali locali. Inoltre, grazie a qualità del percorso e nuova sponda sinistra dello Stadio della Canoa, alcune squadre nazionali hanno manifestato la volontà di intensificare la presenza per gli allenamenti durante tutto l’anno.

Hanno inoltre presenziato come osservatori all’evento alcuni rappresentanti del Comitato organizzatore della canoa di “Tokio 2020”. Grazie all’impegno del Comitato organizzatore, degli sponsor e delle risorse di volontariato impegnate nella gestione della manifestazione, l’immagine che il territorio ha prodotto ai colleghi del “sol levante” è stata ottimale e particolarmente apprezzata. I traguardi per gli obiettivi della canoa di Ivrea, che gli enti istituzionali e tecnici della città e del territorio eporediese e della Regione dovranno affrontare, riguardano uno spazio temporale ravvicinato: 2019-2022. Occorre ora mantenere alto il livello di passione per lo sport e di impegno per la proposta dei servizi da offrire, finalizzati a costruire la conseguente ricaduta economica turistica e commerciale.

Maria Aprile
gruppo turismo, cultura e sport, confindustria canavese