Entrando in città il cartello indica “Macerata, città della pace”. Eppure poche settimane fa, proprio questa località è stata il teatro di un delitto osceno, ai danni di una giovane donna, Pamela, violata nella sua libertà, privata della vita e smembrata nel corpo. A questo efferato delitto ha fatto seguito un attacco di vendetta, con fucilate indirizzate a un gruppo di migranti, colpevoli di essere africani come gli accusati del crimine. La città è rimasta a lungo sgomenta e sono stati giorni di grande dolore e confusione. Poi, pian piano, un apparente ritorno alla normalità.
Nel 1993, Papa Giovanni Paolo II, partecipando all’apertura del pellegrinaggio mariano da Macerata a Loreto, la definì, invece, civitas Mariae, città di Maria. Ieri il sindaco ha dato il benvenuto a decine di migliaia di pellegrini, ringraziandoli per offrire ai suoi concittadini una speranza certa nel valore della vita e dell’amore. Al male e alla violenza si può rispondere con la speranza dell’impegno e della disponibilità a faticare per affermare la sacralità della vita. Attraverso Maria, Dio stesso ha preso corpo umano, dando a ciascuno un valore divino, rendendo ciascuno di noi valore supremo, quale rapporto con l’Infinito. Le numerose testimonianze che si sono succedute durante il cammino, nella loro semplicità, hanno mostrato che la pace è possibile.
Il tema del quarantesimo pellegrinaggio “Cosa cercate”, era dedicato ai giovani, nell’anno del sinodo indetto proprio per loro, affinché non si facciano ingannare dal buio delle difficoltà e della violenza. I desideri del cuore non sono una maledizione, ma una promessa di un compimento buono che ci aspetta.
Una interminabile colonna di decine di migliaia di persone ha percorso nella notte i 28 chilometri in silenzio, in preghiera, cantando e invocando l’aiuto della mamma celeste, camminando verso la casa di Loreto, raggiunta all’alba. Questo cammino nella notte è allegoria della vita umana, come ci ha detto nel suo saluto Papa Francesco: occorre viaggiare nell’oscurità, quando tutto perde definizione chiara e il buio ci spaventa. Alla notte, seguiranno l’aurora, l’alba, il mattino e il calore del giorno. Possiamo camminare perché Cristo ci precede e Sua mamma ci accoglie sempre.

Filippo Ciantia