Se il buongiorno si vede dal mattino, si può proprio dire che il Pellegrinaggio dal Santuario di Monte Stella in Ivrea, a quello della Madonnina a Verolengo, toccando altresì quello si Santa Maria della Rovere a Realizio

Leggi cliccando qui gli articoli precedenti

sarà un Pellegrinaggio che… farà strada.

Assai significativa (come abbiamo accennato nei precedenti articoli) la presenza del Vescovo, Mons. Edoardo Aldo Cerrato, alla partenza, per dimostrare la propria vicinanza ai partecipanti, impartendo la benedizione e condividendo momenti di preghiera.

Un’iniziativa che pare destinata a consolidarsi nel tempo, accogliendo sempre più persone desiderose di mettersi in cammino.

Assumiamo proprio quest’idea (il cammino intrapreso), per entrare subito in… media res, dal saluto di Don Valerio D’Amico, Parroco di Verolengo e Borgo Revel ed ideatore, insieme all’Arch. Alberto Barbero, di questa opera di rilievo pastorale.

Indirizzo di saluto che, insieme ad altri momenti (centrale, sempre, quello dell’omelia, dettata nella S.Messa della Pentecoste) di questa giornata, offriamo nel video che con grande piacere abbiamo messo a repertorio perché resti patrimonio disponibile nel tempo ed a tutti.

Allora: le parole.

Don Valerio ha accennato, di passaggio, alla preparazione dell’Oratorio estivo parrocchiale, che è in corso con Animatori, Catechisti e Volontari.

Le giornate dei ragazzi seguiranno il filo conduttore, fondamentale da un punto di vista pastorale, proprio del pellegrinaggio, seguendo l’idea guida suggerita da sette “parole chiave”.

La prima di queste parole è “decidere”.

Decidere per Dio, decidere di mettersi in cammino – che, interpretiamo liberamente – significa anche assumersi la responsabilità di rispondere ad una chiamata.

Allora, questa quarantina di persone che vivono la fede in modo responsabile, ma anche gioioso, con il gusto di condividere esperienze, stare insieme e insieme fare Chiesa e comunità, hanno dato un esempio destinato a produrre ulteriori frutti.

Ma dei programmi futuri avremo presto occasione di riparlare.

Oggi merita dire di questa Chiesa che percorre 43 chilometri a piedi (ci si permetterà di celiare: Chiesa più … in uscita di così è difficile immaginare), scontando anche, verso la meta, qualche problema di “bolle” ai piedi, per “riconnettersi” a Maria e con Lei stare insieme, come in quel remoto Cenacolo in attesa dello Spirito Santo, secondo un itinerario che è concreto e simbolico ad un tempo.

Itinerario che tocca tre Santuari Mariani e percorre la Diocesi, quasi a dire che nel segno e nel nome di Maria, nella sua “compagnia” si arriva a Suo Figlio Gesù.

***

Le immagini che corredano questa pagina indugiano su alcune bellezze delle Chiese che nel tragitto si sono toccate e, in particolare, riprendono scorci significativi del compendio del Santuario della Madonnina.

Ci è sempre parsa particolarmente edificante l’idea di dedicare un “angolo” (ma si potrebbe dire di un posto d’onore) alla figura di un Sacerdote santo quale fu Don Bernardo Ponzetto.

Vero apostolo dei diseredati.

Luminoso esempio di Sacerdote, capace di illustrare una verità: ogni vocazione, maschile o femminile, è un dono prezioso di Dio.

E, dalla sua biografia, ci piace trarre un pensiero che sempre ritorna quando si viene a sapere di una persona Consacrata che, come Don Ponzetto, ha conseguito la laurea in Fisica.

Il giovane studioso aveva, infatti, seguito con successo quel difficile corso di studi, e pare bello pensare a questo giovane che, conoscendo ormai tutto della materia, dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande, proprio in virtù della propria “scienza”, non certo “nonostante” la propria scienza, avesse compreso in modo chiaro che la materia non può bastare a se stessa.

***

Come si può vedere anche dalle nostre fotografie, i volti dei pellegrini sono sorridenti, anche se affaticati.

C’è chi ha percorso tutta la distanza, appunto 43 chilometri, da Monte Stella a Verolengo (un numero impressionante di passi, come dicono le app di contapassi oramai su tutti gli smartphone); come sempre in queste occasioni si chiede chi sia il più giovane: è la quattordicenne Giulia; davvero brava.

Non si può dire di pellegrini “anziani” nel senso proprio del termine, ma fa piacere contarne due, classe 1956.

Ora vi lasciamo con il video e la gallery.