Dopo la lunga – ed inutile discussione avvenuta in Consiglio Comunale mercoledì scorso, dove la mozione dei ragazzi di Friday For Future Ivrea presentata dal consigliere Comotto di Viviamo Ivrea, ha dovuto essere ritirata per evitare stravolgimenti sostanziali del suo contenuto – gli stessi ragazzi intervengono nel dibattito con un duro comunicato che esprime non solo l’amarezza ma anche la loro caparbietà di voler continuare a parlare e a difendere l’ambiente. “Siamo i ragazzi di Fridays For Future Ivrea – esordiscono – e vi scriviamo per esprimere la nostra disapprovazione riguardo lo svolgimento del dibattito all’interno del Consiglio comunale di mercoledì 22 gennaio 2020, durante il quale è stata discussa la mozione presentata dal consigliere Comotto per far recepire la nostra petizione per la dichiarazione di emergenza climatica e ambientale, a cui sono allegate più di 1200 firme”.

E raccontano come sono andate le cose prima dietro le quinte del Palazzo Civico e poi durante il Consiglio Comunale: “Un’ora prima del consiglio i capigruppo si sono incontrati per modificare l’ordine del giorno in modo da poter discutere la nostra mozione. Questo perché venerdì 17 gennaio quattro ragazzi del nostro gruppo hanno incontrato il Sindaco Sertoli, l’Assessore Balzola e il Presidente del Consiglio comunale Borla, i quali hanno manifestato la loro disponibilità a dialogare con noi realizzando la maggior parte delle nostre richieste. Tuttavia, il loro impegno non è stato rispettato durante il Consiglio”.

Che cosa è successo?  In poche parole la mozione è stata contestata dalla  consigliera Anna Bono della Lega, che ha sostanzialmente ripetuto un suo intervento fatto nel consiglio comunale del 30 luglio 2019, quando era stata presentata una mozione simile per l’approvazione dell’emergenza climatica. La Bono, infatti, ha sempre espresso i suoi dubbi riguardo all’origine antropica del cambiamento climatico mettendo così in discussione le premesse della mozione.  I ragazzi del FFF dicono di essersi impegnati a ricercare i risultati di studi ufficiali, condotti da organismi autorevoli in materia, come l’IPCC, il rapporto IPBES-ONU e i dati ARPA per sostenere la loro petizione. Dopo circa due ore di discussione, durante le quali il Sindaco e l’Assessore hanno inutilmente tentato di convincere la maggioranza ad accettare la mozione, quest’ultima ha proposto un emendamento che stravolgeva le premesse su cui si basa la dichiarazione di emergenza climatica. Raccontano ancora i ragazzi nel loro comunicato “Volevano infatti omettere le affermazioni riguardo l’origine antropica dei cambiamenti climatici riconducendoli a semplici fenomeni metereologici. Al che noi abbiamo proposto di aggiungere almeno l’impegno a recepire integralmente le richieste della nostra petizione, ma la consigliera Bono ha rifiutato, seguita dal resto della maggioranza, che non ha avuto il coraggio di opporsi, dimostrando la sua divisione interna, che le ha impedito di giungere a una posizione comune e di rispettare gli impegni presi. Noi ci siamo sentiti aggirati dai loro giochi politici, soprattutto dopo che ci eravamo preoccupati di indirizzare una lettera ai consiglieri proprio per sottolineare la nostra apartiticità e chiedere loro di esaminare la proposta mettendo da parte le questioni politiche”. A questo punto il consigliere Maurizio Perinetti ha annunciato all’aula che la mozione sarebbe stata ritirata.

Ma i ragazzi del FFF di Ivrea non si danno per vinti: “Nonostante la delusione per la poca serietà dell’amministrazione – scrivono nel loro comunicato – non abbiamo intenzione di interrompere la nostra battaglia, in quanto si tratta del nostro futuro.  Quindi, continueremo a sollecitare il Comune a instaurare un dialogo costruttivo che parta dal riconoscimento effettivo della crisi climatica di fronte alla quale ci troviamo e delle sue cause”.

E adesso? La possibilità sarà quella che un soggetto terzo, non singolo ma organizzato, presenti un ordine del giorno al Consiglio Comunale, come testo chiuso e quindi non modificabile, che l’assemblea potrà solo approvare o rifiutare. In questo modo sarà chiara la posizione e la direzione dell’Amministrazione cittadina. Possibilità che è stata suggerita ai ragazzi del FFF di Ivrea; vedremo se la coglieranno.