Il film “Maigret” è una certezza. Questo perché mette a confronto alcune personalità notevoli: innanzitutto il regista Leconte, celebre esponente francese di una filmografia sensibile in chiaroscuro (“Il marito della parrucchiera”, “L’uomo del treno”). E poi lo scrittore Georges Simenon, autore prolifico di romanzi e racconti indimenticabili: la pellicola odierna è stata tratta liberamente da “Maigret e la giovane morta”. Infine Gérard Depardieu, attore che non ha bisogno di presentazioni: egli ci regala un Maigret appesantito e vicino alla pensione; il medico che lo visita gli ordina di non fumare più la sua amata pipa, ma questa comparirà impertinente in molte scene del film.

Siamo a Parigi negli anni ’50. In una fredda mattina di marzo viene ritrovato il corpo di una ragazza morta, in Place Vintimille. Il cadavere riporta i segni di cinque coltellate, la giovane indossa un elegante abito da cerimonia con una borsetta, ma nulla si conosce della sua identità.

Le indagini vengono affidate a Maigret che con prudenza si addentra nel mondo della periferia parigina riuscendo a risalire alla biografia della vittima (Louise Louvière) e alle persone che conosceva al di fuori del piccolo alloggio che occupava, alla psicologia della giovane che il commissario analizza con attenzione.

La cinepresa di Leconte si posa con cautela sul mondo circostante, è insolito vedere il bianco e nero delle atmosfere attente e il silenzio che i personaggi adottano osservandosi l’un l’altro. La quarta personalità importante di cui possiamo parlare è il commissario Jules Maigret stesso: è una caratteristica propria solo dei grandi personaggi letterari, quella di accompagnarci nella realtà di tutti i giorni. La stanchezza che lo caratterizza non riguarda solo il suo lavoro e le indagini serrate, ma il confronto costante con la crudeltà e l’apparente indifferenza dell’animo umano.

MAIGRET
di Patrice Leconte
paese: Francia 2022
genere: drammatico-poliziesco
interpreti: Gérard Depardieu, Jade Labeste, Clara Antoons,
Melanie Bernier, Anne Loiret
durata: 1 ora e 29 minuti
giudizio: bello