Gli avvenimenti politici recenti ci hanno ricordato come il viaggio da parte di migranti verso l’Europa sia sempre un problema serio da affrontare: le persone fuggono da fame, guerra, realtà ostili in cerca della libertà desiderata. Il film dei fratelli Dardenne ci offre un’ulteriore possibilità di riflessione: la recente crisi diplomatica tra Italia e Francia è lo specchio di una fragilità comune e della necessità di una condivisione delle politiche migratorie effettuata in modo responsabile.

Siamo in Belgio, il tempo è oggi. Lokita ha 16 anni, ha gli occhi grandi da adulta ed è nata nel Camerun, mentre Tori è un vivace bambino di 11 anni e giunge dal Benin: si sono ritrovati in un viaggio lungo come la speranza e arrivano a Catania con il pensiero di poter sopravvivere ancora per un po’. La destinazione di entrambi è il Belgio, il continente europeo si rivela però una meta difficile: i ragazzi si fingono fratello e sorella e mentre Tori possiede già i suoi documenti d’identità, per Lokita la strada si presenta contrastata… conosceranno lo sfruttamento sul lavoro ed entrambi saranno costretti a vendere droga per sbarcare il lunario.

Benché non ci sia legame di sangue, la loro diventa una vera famiglia: Tori e Lokita sono davvero fratello e sorella, trovando forza l’uno nell’altra. Le note di “Alla fiera dell’est” di Angelo Branduardi accompagnano lungo la visione della pellicola che ha vinto il Premio Speciale al Festival di Cannes n. 75.

Questa settimana si è rivelata particolarmente ricca di appuntamenti cinematografici, vogliamo ricordarne due importanti: a Torino fino al 3 dicembre si svolge il Torino Film Festival, un’edizione ricca di proiezioni, e al Cinema Verdi di Candelo, per la rassegna “Tutti pazzi per il cinema” verrà proiettato il film “Marylin ha gli occhi neri” (lunedì 5 dicembre).

 

TORI E LOKITA
di Luc e Jean-Pierre Dardenne
paese: Francia 2022
genere: drammatico
interpreti: Joeli Mbundu, Pablo Schils, Alban Ukaj, Tijmen Govaerts, Nadège Quedraogo
durata: 1 ora e 28 minuti
giudizio Cei: consigliabile, problematico, per dibattiti