La prima visita della Regina Elisabetta in Africa fu breve e molto triste: fu raggiunta dalla notizia della morte del padre Giorgio VI mentre era in Kenya, durante un viaggio che avrebbe dovuto portarla anche in Australia, accompagnata dal Duca di Edimburgo, l’amato marito Filippo. Era il 6 febbraio 1952. Rientrando rapidamente a Londra, l’aereo fece una sosta tecnica a Entebbe. In Uganda tornò due anni dopo, per inaugurare la diga sul Nilo, alle Owen Falls, che avrebbe permesso la produzione di energia elettrica per tutto il Paese e parte del Kenya. In quella occasione il Parco Kazinga, nel sud ovest del paese, cambiò il nome in Queen Elizabeth National Park, per celebrare la visita della Regina.

Il regno iniziato in Africa viene celebrato, dopo la morte della Regina, non solo come il più lungo nella storia britannica, ma forse come il più amato e apprezzato. Chiamata ad essere la “madre dell’Impero”, ha svolto con saggezza, misura ed eleganza il suo servizio per i suoi sudditi, pur tra drammatiche e spesso tristi sfide e prove, politiche e familiari.

Pochi giorni prima della morte della sovrana britannica, nel nord del Mozambico è morta assassinata la comboniana suor Maria De Coppi, nella sconosciuta missione di Chipene, nella diocesi di Nacala. Dopo una lunga missione di 58 anni, in una recente intervista ringraziava il Padre di averla inviata ai poveri, agli emarginati e a quelli che non contano. La sua non è stata una vita sotto i riflettori e al centro dell’attenzione del mondo. Anzi, nel buio delle periferie. Invece di grandi celebrazioni e salve di cannoni, aveva vissuto imboscate e lotte fratricide. È stata una vera “madre della Nigrizia”, come desiderava San Daniele Comboni.

“Qui la situazione è molto tesa, stanno facendo stragi. Una tristezza… tutto il popolo se ne va, tutti scappano… Speriamo che il Signore protegga noi e questo popolo”. Sono state le sue ultime parole ad una consorella, in un messaggio registrato poche ore prima del delitto.

È morta la regina Elisabetta II. È stata uccisa la suora Maria de Coppi. Il Dio di Maria e di Elisabetta le accolga nel Regno. Il Dio di Maria e di Elisabetta, il Re dei Re, salvi il Re Carlo III e protegga tutti i missionari.

“Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici” (Giovanni 15,13)