È stata lanciata mercoledì mattina da Roma, con una conferenza di presentazione, facile da seguire da remoto, la nuova campagna dell’8xmille per il sostegno alla Chiesa cattolica italiana attraverso una firma, che ciascuno può apporre sulla denuncia dei redditi da qui a settembre. Il titolo della campagna è volutamente evocativo: “la forza di un gesto d’amore”: appunto, quello di decidere di apporre una firma per la Chiesa cattolica; e altresì gesto d’amore perché permette alle diverse strutture della Chiesa cattolica italiana di compiere innumerevoli opere con ampie ricadute sul territorio di appartenenza.

Per la presentazione della campagna 2024 si sono mossi autorevoli esponenti della Cei e della comunicazione televisiva, radiofonica e cartacea cattolica, che hanno chiesto, tra l’altro, agli Uffici della Comunicazione Sociale delle diocesi di accettare il ruolo di regista, affinché la trasmissione dei contenuti e dei messagi sia efficace, racconti in modo professionale le opere della Chiesa, faccia toccare e faccia prendere coscienza alla gente del bene che viene fatto con l’8xmille, che deve essere coltivato quotidianamente.

“Non c’è più tempo per non parlare del sostegno alle opere della Chiesa cattolica italiana” ha detto Massimo Monzio Compagnoni responsabile della campagna per conto della Cei. La “torta” dell’8xmille si restringe; era per 14 Confessioni religiose diverse che ne beneficiavano con lo stesso sistema della firma: ora è di 15 con l’ingresso anche della Chiesa d’Inghilterra. E uno in più sarà anche il settore di intervento dello Stato, che pure utilizza l’8xmille per ottenere nuovi fondi: quello dedicato al recupero dalle dipendenze. Insomma, i concorrenti al beneficio di questo sistema sono molti e ragionevolmente “agguerriti” perchè “è tempo di giocarsi le firme” per dirla alla Compagnoni.

Chiara la constatazione che molte sono le firme che la Chiesa cattolica italiana ha perso, anche per via del modello 730 precompilato che facilita il “salto” della pagina dove apporle per indicare la propria scelta.

La campagna informativa sull’8xmille inizia prima quest’anno e con fasi diverse, perché da una ricerca è saltato fuori che il 71% dei contribuenti presenta il modello da marzo a giugno, anche se c’è tempo fino a settembre. Una pre-campagna è prossima alla fine, mentre quella più corposa inizia dalla prossima settimana fino a fine luglio, fatta di spot televisivi, comunicati, racconti, testimonianze sia in ambito nazionale che locale, e quindi anche sul nostro giornale.

Sicuramente interessante sarà la parte di campagna dedicata a sfatare i luoghi comuni che tanto contribuiscono ad una visione distorta e non veritiera dell’8xmille e delle opere che vengono realizzate grazie a questo sostegno. Anche le parrocchie sono invitate ad essere più attive per spiegare, sensibilizzare e raccogliere le firme. Un ampio lavoro verrà fatto anche coinvolgendo movimenti e associazioni del mondo cattolico.

Quella del 2024 vuole essere una campagna dagli alti contenuti e da una comunicazione integrale e integrata per raccontare di questa Chiesa a tutti. Una comunicazione circolare con un potere di impatto molto importante perché unita in modo sinergico a quella nazionale ed efficace perché capace di tradurre i messaggi in storie concrete anche del nostro territorio.