Rieccoci qui. Ben ritrovati dopo la pausa estiva, che ci auguriamo sia stata portatrice, per tutti, di momenti che hanno contribuito a far ritrovare le forze fisiche, mentali e spirituali per andare incontro all’autunno e al probabile inverno freddo. Oh! Non che già conosciamo il meteo per dire come sarà l’inverno prossimo… ma la probabile penuria di gas e gli alti costi della vita fanno presagire che dovremo soffrire qualche po’, abituarci a qualche sacrificio, termine di cui qualcuno non conosce neppure il significato e ancor meno ne ha provato l’ebbrezza.

Guardando al mese che si è concluso ieri, e durante il quale siamo andati in edicola e nelle case degli abbonati solo il primo giovedì, vediamo che di cose ne sono successe anche in ambito locale, sul nostro territorio e quelli limitrofi, verso i quali nutriamo un’affettuosa attenzione per tastarne gli umori.

Non è poi così vero che ad agosto non capita nulla, e troverete nel nostro giornale di oggi non “cose vecchie e passate”, ma quelle che il territorio ha vissuto, raccontate con il nostro stile, che ancora dimostrate di apprezzare. Nelle pagine interne ripercorriamo qualche passo a ritroso di agosto, ma senza perdere di vista l’attualità e ciò che il futuro ci riserva.

Natale non è così lontano come potrebbe sembrare, in un batter d’occhio ci arriveremo: comunque si attesti la situazione politica, sociale, economica del nostro Paese e, di conseguenza, anche la nostra quotidianità che continua a chiederci coraggio ed impegno; nel lavoro che è ripreso come in quello traballante per la crisi, nella scuola che non tarderà ad aprire le porte, nelle attività ed iniziative personali e comunitarie che ci vedranno autori o partecipanti.

Durante le vacanze si è vista forte la voglia degli italiani di esserci, di riprendersi e concedersi gli spazi di una presenza che al mare, in montagna o in città ha fatto sentire il suo peso nelle cronache e il suo valore nei dibattiti estivi.

Ora tocca farlo con le vacanze alle spalle e non più all’orizzonte, alla maniera suggerita da papa Francesco nell’omelia di domenica a Collemaggio: “l’uomo non è il posto che detiene, ma è la libertà di cui è capace e che manifesta pienamente quando occupa l’ultimo posto, o quando gli è riservato un posto sulla Croce”. E il cristiano sa che la sua vita è “una carriera alla maniera di Cristo”.