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“Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo. C’è un tempo per nascere e uno per morire, un tempo per piantare e uno per sradicare, un tempo per amare e uno per odiare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace”. La saggezza biblica di Qoèlet ci pone davanti al mistero del tempo: la vita dell’uomo è segnata da stagioni che si alternano, contrasti che sembrano inconciliabili, passaggi obbligati tra luce e tenebra.
Stiamo pensando che oggi è il tempo dell’odio e della guerra. Il clima di divisione che attraversa le nostre società lascia intravvedere tempi di scontro. Ci preoccupa la violenza delle armi, ma anche l’indurimento dei nostri cuori, il linguaggio aspro della politica e della strada, la diffidenza reciproca che mina i legami umani e sociali. È come se le nubi di una tempesta s’addensassero sopra di noi, minacciando un orizzonte cupo e incerto.
Ma non siamo destinati alla rassegnazione; la Parola di Dio non ci consegna ad essa. Se esiste un tempo per la guerra, è altrettanto vero che ne esiste uno per la pace. Non si tratta di una fatalità che scivola da una stagione all’altra: l’alternanza dei tempi è anche responsabilità nostra, degli uomini e delle donne di oggi. La pace non è un sogno irraggiungibile, ma una costruzione paziente; l’amore non è un lusso ingenuo, ma una scelta concreta che richiede coraggio e costanza.
Il cristiano non può permettersi di disperare. Se il mondo sembra dire che l’odio è oggi inevitabile, la fede (ma anche l’esperienza) ci ricordano che l’amore è sempre più forte. Se le cronache ci mostrano la guerra come destino, dobbiamo sapere che la pace è dono di Dio ed è compito affidato alle nostre mani. Non è ottimismo superficiale, ma certezza pasquale: dalla Croce è fiorita la Risurrezione. Il nostro tempo è difficile, ma non per questo è il tempo della resa. È invece il momento in cui pregare di più, credere di più, impegnarsi di più, lavorarsi dentro di più, essere artigiani di pace, costruttori di ponti, seminatori di speranza. Il bel tempo nasce dall’incontro tra la grazia di Dio e la buona volontà di uomini e donne. Noi compresi, fin da ora.