Uncem scopre con grande deluzione e rammarico che l’insegnamento dell’educazione civica a scuola potrebbe slittare all’anno scolastico 2020-2021 a causa della legge in materia non pubblicata nei tempi adeguati in Gazzetta Ufficiale. Proprio i Sindaci, assieme ad Anci, avevano guidato la mobilitazione per avere le ore di educazione civica in classe e sono molto delusi per questo quasi certo rinvio.

Tempi troppo dilatati dunque, che Uncem si augura non si amplino anche per il Decreto Scuola che contiene norme per la stabilizzazione dei precari (che non hanno trovato l’accordo nel Consiglio dei Ministri di dieci giorni fa, che lo ha approvato « salvo intese »), ma anche la norma che modifica la legge vigente sugli scuolabus e la possibile contribuzione nei bilanci comunali per supportare le famiglie e integrare le tariffe pagate dagli utenti. Deve andare in Gazzetta entro settembre, probabilmente il 28 agosto. Dunque dovrà esserci l’intesa  sul Decreto. Uncem se lo augura: « il Governo non tradisca e deluda i Sindaci, che hanno creduto nell’inserimento dell’educazione civica tra le materie oggetto di studio e ora non vogliono dover iniziare l’anno scolastico senza la norma salva-scuolabus – dice il Presidente Marco Bussone – Non saranno certo a rischio i mezzi gialli, infatti i Comuni continueranno a finanziarli anche senza norma, come Uncem ha chiesto di fare, ma se il Decreto scuola non andrà in Gazzetta, verrebbe meno una promessa politica fatta da tantissimi Parlamentari e dal Ministro Bussetti alle Amministrazioni comunali ».