Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità sarei come bronzo che rimbomba o come cimbalo che strepita…” .

Con le parole della Prima Lettera di San Paolo ai Corinzi proviamo a vedere quale è il valore religioso, ma anche laico di questa virtù teologale.

L’etimologia, dal latino << caritas>>, derivato di <<caro>>, proietta la carità verso l’attenzione profonda per l’altro.

La carità, dunque, prima ancora che aiuto materiale, è sguardo al prossimo per amore di Dio, è un sorriso, un abbraccio, il nostro affetto, un atto di umiltà. Sempre San Paolo ci dice come si fa la carità “La carità è magnanima, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio, non manca di rispetto…”

E quindi, senza ostentazione, i fedeli si devono fare carico dei fratelli meno fortunati; questa è l’esortazione con cui il Parroco di Feletto e Lombardore, Don Stefano Teisa, ci invita a donare.

Nel corso delle Ss. Messe di domenica 22 gennaio a Lombardore  e 12 febbraio a Feletto si sono raccolte le offerte da devolvere alla Caritas diocesana di Rivarolo Canavese, dove anche i bisognosi di questi due paesi possono trovare aiuto.

Sempre Don Teisa ha rendicontato quanto offerto dalle 2 Parrocchie: in particolare sono stati donati 3.000 euro da Feletto, 1.000 euro da Lombardore e 1.000 euro da pia persona.

Ha poi sottolineato che la cifra donata non copre le offerte raccolte, ma poiché gli assistiti sono tanti, è doveroso offrire una cifra ragguardevole.

Don Stefano è consapevole che i tempi non siano molto rosei, che le famiglie e la gente in genere abbia più difficoltà e meno possibilità economiche, ma la carità, che è anche generosità, deve sempre trovare un posto in noi, rinunciando a qualcosa o restituendo a qualcuno ciò che abbiamo avuto in abbondanza nel corso della vita.

La sezione rivarolese della Caritas diocesana, attiva ormai da decenni, nel corso degli anni ha veramente ampliato a ventaglio le attività caritatevoli e non solo.

Spiega la responsabile signora Rosanna Farina che, oltre alla consueta distribuzione di vestiario ed alimenti forniti 4 volte la settimana (coadiuvati da alcuni supermercati della zona: Penny Market, Lidl, Eurospin, Banco Alimentare di Moncalieri, saltuariamente PAM) altre attività “più nuove” affiancano quelle tradizionali:

  • Costituzione Centro d’Ascolto
  • Acquisto farmaci e visite mediche
  • Pagamento bollette in convenzione con CISS 38
  • Mercatino solidale per acquisto abbigliamento a bassissimo prezzo
  • Attivazione corsi di italiano per stranieri
  • Con l’associazione di Volontariato Buon Samaritano, il Rotaract e le scuole, giovani volontari raccolgono alimenti donati dalle bancarelle del mercato al sabato
  • Inoltre, durante l’anno, si promuovono alcune attività con i Banchi di beneficenza, concerti di bande o cori.